Ex Firema e Jabil, l'ultimo appello:
«Il governo intervenga adesso»

Ex Firema e Jabil, l'ultimo appello: «Il governo intervenga adesso»
di Enzo Mulieri
Lunedì 4 Novembre 2019, 09:03 - Ultimo agg. 16:04
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Sos da Caserta al Governo, per trovare sbocchi concreti alla tante vertenze aperte nel territorio. A darne risalto, a fine ottobre, la richiesta avanzata da più parti (in sede di Camera dei deputati) di una misura specifica di sostegno (da convertire in legge) per le tante emergenze che affiggono anche l'apparato produttivo di Terra di lavoro. A cominciare dalle questioni del gruppo indiano Titagarah che vanta un importante stabilimento a San Nicola la strada, con circa 350 addetti.

A perorare un'azione efficace del Governo a difesa del sito sono ben 10 parlamentari (Galli, primo firmatario) che premono sul ministro Patuanelli perché si riprenda il tavolo di confronto già aperto a Roma: «Titagarah è una delle più importanti aziende italiane nel settore dell'industria ferroviaria - così annotano i sottoscrittori dell'ordine del giorno - la società è stata fondata nel 2015 a seguito dell'acquisizione dell'ex Firema in amministrazione straordinaria, ha sviluppato progetti prestigiosi con la produzione di treni utilizzati in Italia per le linee metropolitane della Regione Lombardia e Campania. Durante l'ultima convocazione del tavolo istituzionale la proprietà ha precisato però che, tra la situazione attuale e l'anno 2021, si potrebbero incontrare gravi difficoltà in conseguenza dell'ultimazione delle commesse. Il calo dell'attività, in attesa dell'avvio di nuovi ordini, comporterebbe di fatto un minor utilizzo del personale».

Di qui una verifica da concordare al Ministero di riferimento. Altro significativo intervento per Caserta porta la firma del penta- stellato Giuseppe Buompane, vicepresidente Commissione Bilancio, che invita l'esecutivo a valutare l'opportunità di adottare, per gli ex lavoratori del bacino di crisi industriale, un piano strategico di investimenti volti a favorire politiche per l'occupazione, nonché dispositivi straordinari di sostegno per le maestranze rimaste senza reddito. L'intervento auspicato verrebbe a configurarsi, peraltro, anche come un atto di equità normativa e sociale.
«La Regione Campania - ricorda Buompane - con decreto dirigenziale 236 del 2016 vincolava l'accesso alla formazione e quindi al riconoscimento salariale ai soli lavoratori percettori di ammortizzatori sociali in deroga per il triennio 2012-2014. Lasciando fuori tutti coloro che avevano terminato tali strumenti nello stesso triennio e che a tutt'oggi sono privi di alcun intervento salariale».

Vertenza lunga e complicata, insomma, quella riproposta dagli ex delle aziende dismesse, ma dall'impatto sempre piu forte in tema di bisogni di centinaia e centinaia di famiglie. Per finire, dovrebbero essere intensificate già da quest'oggi, per conto delle parti sociali, tutte le pressioni possibili presso il Ministero del lavoro per prorogare la cigs in deroga dei dipendenti della Jabil, al centro di una procedura di mobilità che riguarda 350 addetti.
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