Ex Macrico, la cura delle archistar: lo ridisegnerà lo studio Alvisi-Kirimoto

Un team di profilo internazionale per far rinascere l'ex Campo di Marte

Il parco dell'ex Macrico
Il parco dell'ex Macrico
di Nadia Verdile
Venerdì 25 Novembre 2022, 09:45 - Ultimo agg. 11:03
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Incarichi col botto. A progettare il nuovo Macrico sarà lo studio di Massimo Alvisi e Junko Kirimoto mentre la pianificazione strategica e l'attivazione di tutti i processi di innovazione saranno curate da LabGovCity, laboratorio per la governance dei beni comuni, spin-off non profit di studenti e ricercatori della Luiss Guido Carli. Un team di profilo internazionale farà rinascere l'ex Campo di Marte. È stato il Consiglio di amministrazione della Fondazione Casa Fratelli Tutti ad affidare gli incarichi.

«I due team di lavoro ha spiegato il presidente della Fondazione e vicario diocesano, monsignor Giovanni Vella per i principi etico sociali a cui si ispira la rispettiva mission, per i loro curricula e per la presenza in essi di giovani professionalità di eccellenza, rispecchiano quelli che sono gli indirizzi dati dal vescovo Pietro Lagnese nel suo manifesto Da Campo di Marte a Campo della Pace».

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Sarà, come si diceva, lo studio internazionale di architettura e urbanistica Alvisi-Kirimoto a redigere lo studio di prefattibilità ed il masterplan generale di progettazione architettonica per la rigenerazione dell'ex Macrico. Per la stesura del progetto lo studio Alvisi-Kirimoto si avvarrà, per la fattibilità tecnica e la sostenibilità, della collaborazione della prestigiosa società newyorkese di consulenza scientifica e ingegneristica globale, Thornton Tomassetti, mentre per la progettazione del paesaggio ci sarà la sinergia con lo studio milanese Greenculture landscape & healing gardens, laboratorio di sperimentazione e ricerca scientifica del verde.


«La realizzazione di un parco urbano aggiunge il presidente Vella può essere allo stesso tempo un polo sociale, culturale e d'innovazione e rappresentare per la città una straordinaria possibilità di crescita, in termini di sostenibilità ambientale, di qualità della vita e, più in generale, in termini di promozione di approcci e metodi capaci di suscitare una rinnovata partecipazione dei suoi abitanti alla vita sociale, ponendo come base e motore del processo la creatività e il dinamismo delle nuove e delle future generazioni». Lo studio per la pianificazione strategica e l'attivazione di tutti i processi di innovazione che dovranno portare alla valorizzazione del patrimonio dismesso dell'area attraverso la sua rigenerazione e la promozione di uno sviluppo urbano sostenibile a livello sociale, istituzionale, culturale, ed economico, è stato affidato, come anticipato, a LabGovCity con la supervisione di Christian Iaione e Sheila Foster, docenti di governance dei beni comuni alla Luiss.

Ieri pomeriggio l'incontro del Comitato scientifico della Fondazione con i professionisti incaricati ed i team di lavoro per un reciproco scambio di ascolti e confronti. Incontro proficuo e stimolante che ha raccolto la condivisione del comitato scientifico. Per raggiungere gli obiettivi di co-progettazione, il Consiglio di amministrazione, con il supporto tecnico dei consulenti incaricati, fa sapere che avvierà in città un laboratorio di co-governance, mettendo attorno allo stesso tavolo cittadini, istituzioni, imprese, società civile organizzata, scuole e università per proporre un nuovo modo di vivere e crescere insieme la città.

«Come risultato spiegano dalla Fondazione , il laboratorio dovrà restituire alla comunità un patto di collaborazione territoriale per dare vita ad un partenariato stabile tra privato, pubblico e comunità (ossia istituzioni cognitive e culturali, realtà del terzo settore, abitanti singoli o gruppi sociali anche informali), validato tecnicamente e condiviso dal territorio in modo da poter instaurare un nuovo paradigma di sviluppo locale e innovazione urbana orientato alla cura e alla rigenerazione dei beni comuni, urbani, ambientali e cognitivi».

Per la realizzazione del sogno del vescovo Lagnese la Fondazione Casa Fratelli Tutti e le strutture tecniche di Alvisi-Kirimoto e LabGov.City hanno coinvolto anche due altissime professionalità, Aristide Police, ordinario di Diritto amministrativo nel dipartimento di Giurisprudenza della Luiss, e Domenico Celenza, docente di Economia aziendale all'Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Con l'obiettivo di garantire impatti sociali, ambientali ed economici positivi, la ricerca per la rigenerazione del Macrico condotta dal professore Iaione e dai sui ricercatori fonda le basi sul programma di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030, sui principi del Next Generation EU, di Horizon Europe, sulla finanza sostenibile e della politica di coesione 2021-2027.
La definivano utopia, il vescovo Legnese lo descrisse come un sogno, da ieri il Parco Verde di Caserta ha messo le ali e spiccato il volo con buona pace di chi puntava il dito e lanciava anatemi.
 

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