Certificati medici falsi, in 50mila
con le patenti illegali: scattano 20 arresti

Certificati medici falsi, in 50mila con le patenti illegali: scattano 20 arresti
di Mary Liguori
Lunedì 18 Gennaio 2021, 09:29 - Ultimo agg. 13:48
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Cinquantotto attività tra agenzie di pratiche auto e autoscuole nel mirino della Procura di Napoli Nord per   50mila patenti  rilasciate o rinnovate sulla base di certificati medici falsi. Al centro dell'inchiesta coordinata dalla Procura diretta da Francesco Greco - sostituto procuratore Patrizia Dongiacomo - un medico napoletano che a quanto pare firmava i certificati senza sottoporre i pazienti a visita. In molti casi poi - ha scoperto  la Polizia stradale, distaccamento di Nola, diretto da Giovanni Grimaldi - erano addirittura i figli del medico a rilasciare - tramite sistema informatico - i certificati di idoneità. Circa 50mila persone circolano dunque per le strade con patenti conseguite con certificazioni mediche false. Le attività finite sotto i riflettori hanno sede tra l'area giuglianese e l'area aversana, in provincia di Caserta. L'indagine, iniziata nell'agosto del 2019, ha sollevato il velo su un business accertato da un milione e 600 mila euro.

La misura cautelare spiccata dal gip di Napoli Nord ha colpito comoplessivamente 24 persone, tra le quali il medico.

Venti indagati sono finiti agli arresti domiciliari, tre sono destinatari dell’obbligo di dimora e uno è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla pg. Rispondono di associazione per delinquere finalizzata al falso in atto pubblico.

Intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti, escussione di testimoni hanno consentito, come detto, di individuare oltre 50.000 false certificazioni mediche emesse per una sola annualità, molte delle quali munite anche di valori bollati contraffatti. In alcuni casi, addirittura, le certificazioni mediche attestanti la necessaria idoneità psicofisica dei candidati sarebbero state rilasciate dal medico abilitato durante il periodo in cui era invece ricoverato in una clinica. L'accertamento su questo aspetto ha fatto emergere che gli autori materiali delle certificazioni mediche erano i figli del professionista - che non sono medici - i quali, utilizzando le credenziali informatiche del padre, trasmettevano telematicamente le risultanze delle visite, mai sostenute, alla Motorizzazione Generale di Roma. Molti dei documenti rinnovati sono stati rilasciati a persone anziane, ultranovantenni, allettate da anni, affette da gravi patologie invalidanti e, dunque, non compatibili con i requisiti richiesti per il rilascio della necessaria idoneità psicofisica.

Durante le indagini è emerso che alcune autoscuole organizzavano, eludendo i controlli della Motorizzazione Civile di Napoli, falsi Corsi di Formazione Periodica per conducenti professionali ovvero lezioni di teoria e pratica alla guida ad allievi da parte di soggetti non qualificati. Il volume delle attività illecite, per le quali risultano indagate altre 40 persone, è stato stimato in circa 1.600.000 euro. 

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