La griglia dei Regi lagni è fuori uso:
sequestro tra Marcianise e Gricignano

La griglia dei Regi lagni è fuori uso: sequestro tra Marcianise e Gricignano
di Mary Liguori
Sabato 22 Giugno 2019, 17:33
3 Minuti di Lettura
Per la Procura ci sono pochi dubbi su chi debba intervenire per il ripristino della griglia dove confluiscono le acque di scolo dei Regi Lagni. Il sequestro d'urgenza disposto dai pm diretti dal procuratore Maria Antonietta Troncone individua nella Sma Campania la responsabilità dell'incredibile situazione emersa dall'analisi dello stato della barriera, ai confini tra Marcianise e Gricignano d'Aversa, che dovrebbe «bloccare» i veleni prima dell'incanalamento sui binari che sfociano direttamente a mare.

Invece, hanno constatato gli investigatori, la griglia non è collegata al sistema elettrico per cui non funziona. Una situazione paradossale nel cuore della terra dei fuochi, che ancora una volta vede inermi gli enti sovracomunali e la Procura costretta a intervenire per frenare un fenomeno che, da queste parti, è diventato la normalità. Nel decreto s'evince che non solo la griglia non rispetta i più elementari parametri per un corretto assolvimento delle proprie funzioni, ma non è videosorvegliata. Ciò spiega come tanti incivili l'abbiano scelta per abbandonare rifiuti di ogni tipo. Uno scenario poco edificante che fa il paio con tutta una serie di abusi ambientali di cui, purtroppo, le autorità civili spesso si disinteressano. E che potrebbe in qualche modo essere collegato ai miasmi che, dall'inizio della stagione calda, attanagliano le notti delle persone che risiedono a Marcianise e dintorni. Una situazione che ha spinto il sindaco Antonello Velardi e la sua amministrazione, insieme a un nutrito gruppo di cittadini, a organizzare ronde notturne a difesa del territorio.

Ieri i sigilli alla griglia di conferimento dei Regi lagni conferma che qualcosa di anomalo sta accadendo, e accade da tempo, in un territorio che in termini di inquinamento ha già subito troppo. Dovrebbe scattare l'ora della bonifica e della tutela del territorio e della salute dei cittadini, invece sono scattati i sigilli perché nonostante gli incontri istituzionali, organizzati proprio in Procura, sulla barriera non è stato eseguito alcun intervento.

Ed è per questo che i pm, nel sequestrare la griglia, hanno imposto alla Sma una serie di prescrizioni. Interventi da eseguire nel più breve tempo possibile per garantire il filtraggio delle acque che provengono dai canali e sono diretti sul Litorale Domitio.

La messa in moto della griglia è naturalmente la base dalla quale ripartire. Ma bisogna improrogabilmente anche programmare interventi quotidiani di manutenzione che garantiscano il corretto funzionamento dell'impianto. Nello stesso tempo, la zona andrebbe videosorvegliata per scoraggiare gli incivili che approfittano di qualsiasi spazio pubblico per liberarsi di spazzatura di ogni genere.

La lista dei compiti per la Sma sottoscritta dai pm è, insomma, molto lunga. Come è lungo l'elenco degli impegni che la Spa in house della Regione Campania dovrebbe garantire. Dalla prevenzione fino al contrasto degli incendi nelle aree boschive, ma anche il risanamento ambientale, il monitoraggio del territorio, il riassetto idrogeologico, alla prevenzione e mitigazione dei rischi naturali ed antropici, all'accrescimento del pregio ambientale, al potenziamento dell'azione di bonifica dei siti inquinati sul territorio regionale, al miglioramento dei sistemi di gestione del rischio e di supporto alla pianificazione strategica e territoriale, al miglioramento delle reti depurative. Ma, a quanto pare, sulla griglia hanno riferito di non avere responsabilità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA