I pediatri pronti a vaccinare
i bimbi in base al piano Asl

I pediatri pronti a vaccinare i bimbi in base al piano Asl
Sabato 4 Dicembre 2021, 07:54
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Ampia disponibilità da parte dei pediatri casertani a partecipare alla campagna anti Covid per i più piccoli. E' questa la risposta della segreteria provinciale della Fimp, la federazione italiana dei medici pediatri, all'invito del manager dell'Asl di Caserta Ferdinando Russo in merito alla nuova fase di immunizzazione contro il Covid che interesserà i più piccoli.


Chiaramente il tutto è ancora da programmare e studiare, visto che la campagna dovrà partire solo fra alcune settimane e la macchina organizzativa sta partendo in questi giorni. A breve dovranno essere valutati i criteri e le condizioni entro cui i pediatri di libera scelta contribuiranno alla vaccinazione. Intanto, resta strettamente monitorata la situazione dei contagi in terra di Lavoro, soprattutto con un'attenzione particolare alla nuova variante.


La notizia ufficiale trapelata direttamente dall'ente regionale è che sono sette i casi infetti con variante Omicron.

Le altre positività emerse a margine, in particolare quelle dell'istituto comprensivo De Amicis, sono Delta. Dunque, i contagiati con l'Omicron sono l'ingegnere casertano e la sua famiglia, composta dalla moglie, i due figli, la madre, la suocera e un'amica di famiglia (erroneamente indicata in questi giorni come una badante). Altra notizia, però questa volta diramata in via ufficiosa, è che uno dei figli, la bimba posta in isolamento a seguito della positività del fratello e soltanto in secondo momento infettata, è risultata negativa al tampone di controllo dell'altro ieri, così come sono risultati negativi al T10 e al T15, ovvero i tamponi di monitoraggio a cinque giorni, quindi al decimo e al quindicesimo, anche la docente (supplente) e i tre compagni di classe del figlio del paziente zero.

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Questo è il quadro che deriva dalle verifiche da una settimana a questa parte, ovvero da quando l'Asl di Caserta ha ricevuto notizia dai laboratori dell'ospedale Sacco di Milano che l'infezione dell'ingegnere casertano portava in sè un'altra variante, diversa da quelle note, ovvero quella Omicron. Dunque per ora sembra che la nuova variante non si sia diffusa al di fuori del focolaio domestico del paziente zero. Tutti i nuovi positivi, compresi quelli del plesso d via Rossini dell'istituto Comprensivo Don Milani, anche questo chiuso per quarantena, sono Delta. Tuttavia procede lo screening degli oltre 1.100 alunni della De Amicis e degli oltre 200 della Don Milani, al netto degli esami di ordinaria amministrazione previsti specialmente nel Contact Tracing dalle positività accertate.

Anche ieri nuovi infetti sono stati riportati nel bollettino quotidiano dell'Asl di Caserta. Al dettaglio, sono 187 i cittadini che hanno ricevuto referto positivo al Covid, emersi dalla processazione di 3.038 tamponi, con un'incidenza del 6,16%. La percentuale degli infetti ogni cento tamponi è più bassa rispetto gli altri giorni, sebbene il numero di esami elaborati è più alto della media, viste le circostanze particolari di focolai in ambiente scolastico. Purtroppo è stato notificato un decesso e ora il numero delle vittime legate al virus sale a quota 1.367 dall'inizio dell'emergenza. Dato positivo, oltre quello dell'incidenza più bassa, è anche quello relativo alle guarigioni. Sono 277 quelle aggiornate fino a ieri, decisamente più alte rispetto ai nuovi casi quotidiani.

Nel frattempo, nuove regole al presidio vaccinale della Difesa di via Laviano. Dal 6 dicembre, infatti, il centro vaccinale presso la caserma Ferrari Orsi gestita dalla brigata Garibaldi funzionerà con modalità differenti da quelle fino ad ora attuate: l'orario di apertura darà dalle 9 alle 19; l'accesso sarà consentito soltanto agli utenti convocati in giornata, con una tolleranza di mezz'ora, prima e dopo l'orario indicato; non potrà accedere l'utente non invitato (o appartenente in altre Asl); sarà consentito l'ingresso agli utenti non prenotati unicamente per le prime dosi. Il provvedimento è stato deciso di comune accordo da azienda sanitaria, Comune di Caserta e, quindi, con i referenti della brigata. Il motivo è quello di garantire qualità del servizio, nel rispetto dei tempi previsti. fino ad ora, infatti, in tanti si sono recati presso la caserma di via Laviano per richiedere la terza dose, facendosi i conti dei cinque mesi dalla seconda somministrazione. Ragion per cui hanno ricominciato a verificarsi le file di auto in attesa e con queste anche i tempi di erogazione del servizio si sono allungati, con il conseguente malessere di molti utenti.
 

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