Il castello medievale a rischio cedimenti anche nel villaggio

Zone rosse interdette, rischi crolli e cumuli di rifiuti: reportage fotografico sulle condizioni del borgo

Il castello
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Martedì 7 Febbraio 2023, 07:38 - Ultimo agg. 14:26
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Zone rosse interdette, cumuli di rifiuti nei vicoli e abitazioni private crollate o a rischio: l'abbandono che vive da anni il borgo che avvolge il castello medievale di Vairano Patenora non è certo una novità dell'ultima ora, ma la comunità locale mostra sempre più disappunto per l'oblio in cui sembra essere caduta l'area storica nell'ultimo decennio.

A farsi portavoce delle istanze (e delle lamentele) dei cittadini è ora il comitato «Salviamo il Castello di Vairano Patenora», attivo già da diversi anni, che pubblica un reportage fotografico sulle condizioni attuali del borgo.

Lo scenario è davvero di quelli difficili da digerire: alcune aree sono chiuse al passaggio con nastri, altre sono bloccate da detriti, mentre in anfratti spuntano diffuse mini-discariche a cielo aperto. Qualche residente racconta anche di vecchie case abbandonate crollate e altre che potrebbero farlo nel futuro prossimo.

D'altronde, sembra proseguire inesorabile da tempo immemore il declino del castello medievale, uno scrigno di storia e cultura risalente all'XI secolo tra i più belli di tutta la Campania. Da anni, infatti, l'esposizione agli agenti atmosferici e soprattutto la scarsa manutenzione stanno minando pesantemente l'integrità del bene archeologico, già finito nel dimenticatoio delle visite di turisti e appassionati. Dei precedenti si erano registrati già prima del 2020, quando alcuni pezzi delle mura del maniero avevano ceduto improvvisamente, ma dopo una messa in sicurezza dell'area nulla era cambiato.

Ed oggi l'allarme sembra essere sempre più assordante. L'interno della fortezza è già ormai scomparso, ma sopravvivono parte delle antiche carceri, le torri, le cucine e la vecchia cisterna, ultime testimonianze del passato. «Il castello è in grave degrado, se non interveniamo subito, tra qualche anno perderemo pezzi importanti delle mura», è stato uno degli ultimi allarmi dei rappresentanti della Pro loco ormai qualche anno fa. In un luogo suggestivo in cima al borgo, oggi ancora si erge la fortezza con quattro torri. La rocca fu eretta dai Normanni o da Ripandolfo VI. Fu quindi distrutto dall'esercito angioino e ricostruito, nel Cinquecento, per volere di Innico II d'Avalos con le forme di un castello aragonese. Insomma, un vero e proprio mix di culture custodite in un angolo di provincia che rischia concretamente di scomparire, come tanti altri beni dell'alto Casertano, nonostante nell'immaginario collettivo quella fortezza rappresenti il simbolo non solo di Vairano Patenora ma dell'intera conurbazione limitrofa.
ant. bor.
 

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