Eav, convogli «lumaca»: personale
insufficiente, sindacati all'attacco

Eav, convogli «lumaca»: personale insufficiente, sindacati all'attacco
di Enzo Mulieri
Venerdì 25 Ottobre 2019, 08:35
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Quale futuro per la mobilità su ferro per Caserta e per le aree interne? È il punto di domanda del mondo del lavoro e di tante comunità locali della provincia che chiedono con forti motivazioni una gestione dei trasporti ferroviari all'altezza dei tempi e che funzioni. Sotto tiro, per ultimo, i servizi tutt'altro che ottimali che vengono assicurati per le due linee Piedimonte-Santa Maria Capua Vetere e Cancello-Benevento, così come messo in risalto ieri dalle organizzazioni sindacali di categoria della Filt, Fit e Uil, oltre alle segreterie confederali provinciali.
A loro dire appare di tutta evidenza la necessità di attivare al più presto uno specifico tavolo di confronto per il settore con la partecipazione della Regione, dell'amministrazione provinciale di Caserta e di tutti coloro che vogliono conoscere non solo quali siano i programmi dell'ente di riferimento, Eav, ma anche quali rimedi dovranno essere individuati per superare tante discrasie e inefficienze ormai insostenibili nel territorio. Al centro della discussione Cgil Cisl e Uil intendono sottoporre a Napoli i temi più scottanti del comparto, la messa a punto di interventi mirati al suo ammodernamento visto che, come recita un documento, di programmi, progetti ancora non se ne parla.
«Non ne abbiamo riscontro - così viene riconosciuto - malgrado le recenti notizie apparse a mezzo stampa, sia quelle di un acquisto di materiale rotabile che dovrebbe essere utilizzato sulla linea per Piedimonte sia quelle di un affidamento per gli adeguamenti infrastrutturali della sola linea ferroviaria Cancello-Benevento». Nulla di nuovo sotto il sole, in altre parole, ma tante risultano pure le preoccupazioni che persistono in particolare sul fronte matesino dove si paventerebbe addirittura il mancato potenziamento di un servizio già garantito «attraverso l'elettrificazione per velocizzare i tempi commerciali dei convogli e dare risposte all'utenza delle zone interne».
A partire dalla rete di Piedimonte, infatti, sarebbe stata portata avanti da tempo un'operazione di smantellamento dei pali elettrici del tutto deleteria, come riferiscono le parti sociali, con gravi conseguenze per l'incremento dei collegamenti. «Attualmente la distanza che intercorre fino a Santa Maria viene percorsa con una velocità di 50 chilometri l'ora- fa notare Angelo Lustro, segretario provinciale della Filt - con l'utilizzo di treni a motore diesel che non sono proprio di ultima generazione». Ma non basta. A essere penalizzato da questo sistema è anche il progetto di riqualificazione che avrebbe dovuto riguardare pure la linea Santa Maria-Aversa ormai al palo da anni. Come pure incertezze restano permanenti per la linea Cancello-Benevento dove la percorrenza di 47 chilometri viene coperta alla «velocità» di 50 chilometri orari. Per questa tratta, tuttavia, Eav ha potuto porre in essere interventi più specifici per la manutenzione degli impianti, per la segnaletica, potendo contare su di una disponibilità finanziaria di 2.500.000 euro.
Tanto si desume da un recente report dello stesso ente da dove veniva prospettato anche l'affidamento e la progettazione dei lavori per la soppressione di alcuni passaggi a livello. All'interno di uno scenario territoriale che per Eav resta complesso c'è anche la problematica del personale.
«La carenza del personale viaggiante - riferisce il documento - determina il ricorso a un ingente quantitativo di lavoro straordinario. Sono in corso strategie occupazionali mirate a colmare le carenze di organico sulla linea Cancello-Benevento, nella speranza che il piano delle assunzioni possa concludersi entro quest'anno». Esigenza, quest'ultima, che potrebbe essere rivendicata benissimo anche per altre aree. «La cosa che lascia più sgomenti - conclude Lustro - è che di novità non se ne parla né per la linea di Piedimonte né per Aversa. Di qui l'esigenza di una verifica istituzionale indifferibile, di adottare misure idonee che possano migliorare infrastrutture di cui le comunità hanno bisogno. Non a caso abbiamo coinvolto nella vertenza anche i sindaci di Cancello, Benevento, Caserta, Santa Maria e Piedimonte».
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