Il laureato guadagna meno del diplomato: il caso in Campania

Il laureato guadagna meno del diplomato: il caso in Campania
di Domenico Zampelli
Domenica 16 Dicembre 2018, 16:15
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Fermo restando che, per un giovane, lavorare è sempre più fondamentale ma anche sempre più una fortuna, nell'Italia di oggi e in particolare nella provincia di Caserta conviene buttarsi alla ricerca non appena diplomati o iscriversi all'università nella speranza di un reddito più alto? Se lo è chiesto il Sole 24Ore, mettendo su un'indagine che rivela una situazione vasta e diversificata fra le tante realtà del nostro Paese. E non si tratta solo della differenza da nord e sud: la situazione cambia spostandosi di non molti chilometri.

IL PARADOSSO
Accade così che in quella che una volta era Terra di Lavoro un laureato (che «perde» almeno tre anni all'università), per arrivare a guadagnare quanto un diplomato, impegnerà venti anni. Dopo, naturalmente, avverrà il sorpasso. Un tempo che è superiore rispetto alla media nazionale (quindici anni), ma che tutto sommato ci può stare. Attenzione però a stipulare contratti di lavoro nelle province vicine: se lavorare a Napoli accorcia i tempi (nel senso che il «pareggio» degli stipendi avverrà in 16 anni e mezzo) guardare verso il Molise vuol dire perdere in partenza.
A Isernia si pareggia dopo 32 anni, a Campobasso addirittura dopo 56. Lì conviene decisamente iniziare a lavorare da diplomati. Nello studio effettuato dal quotidiano di Confindustria è stato preso in considerazione un soggetto diplomato o laureato - impiegato a tempo pieno, che sia quindi occupato 8 ore al giorno per 220 giorni all'anno, con il reddito lordo in una fascia mediana. Il parametro utilizzato è stato quello dei dati forniti dall'Istat e relativi agli stipendi orari lordi dei lavoratori dipendenti nel 2016. È stato poi calcolato il differenziale di stipendio esistente fra diplomati e laureati: naturalmente sempre a favore del laureato ma non sempre e dappertutto nella stessa misura in molte province la forbice è stretta che, calcoli alla mano, non sarebbero appunto sufficienti decenni di lavoro per recuperare i soli tre anni di studio universitario. Nel resto della regione il pareggio avviene in tempi più lunghi rispetto a Caserta.

LA FUGA AL NORD
I coetanei dei giovani laureati che lavorano da queste parti per raggiungere gli stipendi dei diplomati impiegano 21 anni e mezzo a Benevento, 24 anni e mezzo ad Avellino e addirittura 26 anni e mezzo a Salerno. Per un laureato allora è meglio guardare verso Milano o Roma, realtà in cui un laureato impiega meno di dieci anni per raggiungere i livelli reddituali maturati dal diplomato. Peraltro, bisogna considerare un percorso accademico netto, che si conclude nei termini senza uscire fuori corso o impiegare il tempo per una specialistica.

GLI STUDI
Se gli anni di studio universitario diventano 4 ci vorranno 27 anni per raggiungere il pareggio, e se saliamo a 5 anni in proporzione si passa a 33 anni, per giungere a 40 anni nel caso di un corso di studi che si prolunga per 6 anni. In senso opposto incide la progressione di carriera: in presenza di un pari aumento della retribuzione del 5% lordo, ad esempio, a Caserta il pareggio avverrebbe in 14 anni e mezzo. Se ci fosse miglior fortuna, con un incremento del 10%, basterebbero invece 11 anni.

LA PENSIONE
Naturalmente vanno poi considerati anche altri meccanismi, a cominciare dal calcolo pensionistico, e bisogna tenere presente che pur sempre di media si tratta. In ogni caso la ricerca del Sole 24Ore non manca di sottolineare l'arricchimento culturale sia in termini di esperienze che di competenze legate ad un percorso universitario. Patrimonio di grande importanza, che naturalmente non è suscettibile di una semplice valutazione in termini monetari. Resta peraltro un traccia, un indizio, per capire non solo e non tanto il differenziale nell'ambito della stessa provincia, ma anche i contesti nei quali appare più opportuno indirizzare la propria ricerca di lavoro. Sperando che arrivi presto. Più presto.
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