Il litorale invivibile l'ira dei balneatori:
qui a Baia Domitia non cambia niente

Il litorale invivibile l'ira dei balneatori: qui a Baia Domitia non cambia niente
di Pierluigi Benvenuti
Martedì 12 Marzo 2019, 12:00
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Tra rabbia e delusione. Gli operatori turistici si preparano alla nuova stagione balneare ma sono evidenti i segnali di scoraggiamento derivanti dal vedere persistere i problemi di sempre. Il lungo ponte di fine aprile, tra festività pasquali e le successive feste della Liberazione e del Lavoro segneranno la prima prova generale per le strutture ricettive della fascia costiera tra Castel Volturno e Baia Domizia. «Come ogni anno faremo di tutto per farci trovare pronti, ma siamo alle prese con le classiche emergenze di sempre», afferma il presidente regionale del Sindacato Italiano Balneari Marcello Giocondo. La viabilità, la vivibilità della zona, la gestione dei rifiuti, la cura del verde pubblico, l'abbandono ed il degrado degli arenili non in concessione. «La lista dei problemi è lunga ed è sempre la stessa anche perché in questi mesi le amministrazioni locali e gli altri enti hanno fatto poco o niente per dare loro una soluzione o per cercare di invertire la tendenza», prosegue Giocondo. Anche quando qualche intervento è stato realizzato, la soluzione si è poi rivelata peggiore del male.

È il caso delle rotonde entrate in funzione dalla scorsa estate sulla Domiziana. Tre rotatorie costruite dall'Anas all'ingresso di Baia Domizia Sud, all'incrocio per Sessa Aurunca ed a quello per Cancello ed Arnone, quest'ultima alla periferia sud di Mondragone. «Hanno ridotto solo parzialmente il problema della pericolosità della Domiziana e i rallentamenti del traffico perché - spiega ancora il presidente del Sib - molti automobilisti non rispettano i limiti di velocità e non si canalizzano correttamente in prossimità delle rotonde». Il risultato sono imbottigliamenti, brusci rallentamenti, dei piccoli incidenti, litigi, specie nei periodo di maggiore affluenza di pendolari. «Molti, specie i motociclisti, tagliano le rotatorie.

 

Stiamo predisponendo un esposto da presentare alla procura della repubblica, alla questura ed alla polizia stradale. La verità è che manca il controllo del territorio. Questo vale per la circolazione automobilistica come per lo sversamento dei riifuti, il decoro delle nostre città, il mercato dei fitti immobiliari, per gli immigrati irregolari Non c'è cura, non c'è attenzione, non c'è amore per il territorio, a differenza di quanto accade in altre località di mare, ad iniziare da quelle a noi vicine del sud pontino, le quali vedono aumentare costantemente i flussi delle presenze turistiche», conclude Giocondo. Il quale conferma la disponibilità delle associazioni di categoria ad incontrare i sindaci e le amministrazioni dei quattro comuni rivieraschi «perché potremmo dare suggerimenti utili per nuove iniziative e progettualità, ad iniziare da un'agenzia per il controllo dei fitti». Intanto, anche quest'anno la provincia di Caserta è stata esclusa dai finanziamenti per il piano Spiagge sicure, provenienti dal Fondo unico giustizia e corrisposti a località a vocazione turistica che hanno presentato degli idonei progetti. Si tratta di contributi destinati all'assunzione di personale della polizia Locale a tempo determinato, per coprire gli eventuali straordinari del personale in servizio per l'acquisto di mezzi e attrezzature e per la promozione di campagne informative, per rafforzare i controlli sugli arenili a contrasto del commercio abusivo. I Comuni assegnatari sono selezionati anche considerando le presenze turistiche e probabilmente la costa casertana non vanta i numeri sufficienti. Intanto, come per gli anni scorsi, si cercherà di fronteggiare con fondi del bilancio comunale i costi per l'assunzione dei vigili provvisori e la sorveglianza degli arenili non in concessione.
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