Il Natale su tela è l'esplosione di segni e colori in stile Donzelli

Gli auguri di buone feste ai casertani anche quest'anno hanno la firma di prestigio

Bruno Donzelli.
Bruno Donzelli.
di Maria Beatrice Crisci
Domenica 4 Dicembre 2022, 10:18
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Gli auguri di buone feste ai casertani anche quest'anno hanno la firma di prestigio di Bruno Donzelli. È stato proprio il celebre artista ad accogliere ieri i visitatori alla Arterrima Contemporary di corso Trieste 167, con alle pareti le sue ventisette tele di piccolo formato, i «Frammenti Impertinenti Ter». La mostra si protrarrà per tutto il mese di dicembre, e sarà visitabile su appuntamento. Bruno Donzelli, figura di primo piano nell'ambito della ricerca visiva made in Italy, è l'artista più rappresentativo residente nel territorio casertano. Ha partecipato a tante mostre collettive in tutto il mondo e ha tenuto personali nelle capitali europee e negli Stati Uniti. Dunque, un pittore di valenza internazionale, un innovatore, che da quest'anno ha iniziato a misurarsi anche nel crescente mondo della criptoarte, con lavori digitali in Nft acquistati da tanti collezionisti esteri.


Alla vigilia del Natale torna a esporre nella sua città adottiva di Caserta, con una nuova mostra che comprende le ventisette opere di 20 per 20 centimetri, ma anche tre lavori di dimensioni 100 per 100 centimetri.

Nei suoi «frammenti impertinenti», proprio per la scala ridotta, Bruno Donzelli riesce a sintetizzare e condensare tutto il fascino di un ironico e fantastico attraversamento della pittura di ricerca. I colori brillanti cari all'artista raccontano le avanguardie storiche del '900, che vengono rivisitate alla sua maniera, giocando con i temi del surrealismo, del futurismo, dell'informale, dell'astrazione, della pop, fino alla street art.

Napoletano di nascita, dopo il terremoto del 1980 si è trasferito a Caserta, preferendo i ritmi più tranquilli di una città di provincia. Ma anche se nelle sue opere non c'è uno stretto riferimento a Napoli, questa straordinaria città gli ha trasmesso una carica di ironia e un'esplosione di colori. Bruno Donzelli riscrive la storia dell'arte recuperando i segni, i materiali, i colori dei grandi maestri. In realtà, segue le loro orme, le loro tracce. Le sue non sono semplici citazioni, ma vere e proprie rivisitazioni o meglio rigenerazioni. È come se ogni artista, da Duchamp a Warhol, da Picasso a Beuys, ritorni a vivere nelle tele di Donzelli nella sua essenza più pura. Ma tutto ciò è fatto con lo spirito del divertissement, dell'ironia, con la gioia dei colori e un grande amore per questi maestri dell'arte contemporanea. Quello di Bruno Donzelli è un modo di specchiarsi nell'arte. Dal Grande Vetro di Duchamp alle superfici lucide di Rauschenberg, passando per tutte le citazioni delle avanguardie, il suo è un ironico e costante percorso di «riflessione» sulla storia dell'arte del secolo scorso. Alla fine crea un universo fisico donzelliano, che a partire da quest'anno con gli Nft ha invaso anche il metaverso. In questi universi fisici e digitali ci sono i maestri che lo hanno preceduto, ma c'è sempre e soprattutto lui. Il suo lavoro può essere apprezzato da tutti per la magia dei colori e per la composizione delle immagini, ma è anche un invito a studiare, ad approfondire la storia dell'arte, ad appassionarsi ai movimenti e agli artisti. Il suo è anche un lavoro didattico.

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