Il vescovo Lagnese: l'area ex Macrico
​al servizio della città di Caserta

Il vescovo Lagnese: l'area ex Macrico al servizio della città di Caserta
Sabato 1 Gennaio 2022, 19:23
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«È giunta l'ora che l'area ex Macrico venga messa a disposizione della città di Caserta e al servizio del bene comune. È mia intenzione, pertanto, rilevare l'area acquisendone il diritto, al fine di mettere mano al restauro di quel bene e permettere alla città di poterne godere». Lo dice il vescovo Pietro Lagnese nell'omelia tenuta al Duomo durante il Te Deum di ringraziamento di fine anno. Parole che segnano una svolta completa rispetto a quanto accaduto relativamente all'area di 33 ettari, posta al centro di Caserta e di proprietà dell'Istituto diocesano di sostentamento del clero, utilizzata dall'Esercito per oltre un secolo come caserma del settore logistico (da qui l'acronimo Macrico, che significa Magazzino centrale ricambi mezzi corazzati), quindi dismessa a metà anni Ottanta e mai più utilizzata.

Per anni, si sono rincorse iniziative e progetti di riqualificazione del Macrico, sono nate associazioni e comitati di cittadini, ma l'Istituto Diocesano non ha mai voluto accordarsi con il Comune o altri enti per concederne l'uso o aprire il bene alla fruizione pubblica.

La situazione è cambiata radicalmente con l'arrivo a Caserta, nel marzo 2021, del vescovo Pietro Lagnese; una delle prime visite dell'alto prelato fu proprio all'area ex Macrico.

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Qualche giorno fa c'è stato l'avvicendamento al vertice dell'Istituto Diocesano, con la nomina come presidente di Don Antonello Giannotti, che ha preso il posto di don Antonio Aragosa; un cambio che comporta una direzione di rotta ben precisa, come spiegato dal vescov durante l'omelia di San Silvestro, e la decisione di rilevare l'area dall'Istituto Diocesano, facendola passare nelle mani della Diocesi. «In questo primo anno di servizio episcopale a Caserta - ha detto - ho avuto modo di interrogarmi più volte in merito all'Ex Macrico sul quale tanto si è detto e scritto negli anni passati, fin da quando 21 anni fa incominciò a parlarne Monsignor Nogaro. Dopo attenta valutazione sono giunto alla considerazione che sia venuta l'ora che quel bene venga messo a disposizione della Città e a servizio del bene comune. È mia intenzione, pertanto, rilevare l'area acquisendone il diritto, al fine di mettere mano al restauro di quel bene e permettere alla città di poterne godere», ha concluso Lagnese.

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