In fiamme terreno confiscato ai clan,
la Cgil denuncia: «È intimidazione»

In fiamme terreno confiscato ai clan, la Cgil denuncia: «È intimidazione»
Giovedì 19 Luglio 2018, 11:23
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Potrebbe essere un atto intimidatorio l'incendio di sterpaglie che ha coinvolto due notti fa un tubo per l'irrigazione all'interno di un terreno confiscato a Cancello e Arnone, nel Casertano. Lo denuncia la Cgil di Caserta, che per domani, 20 luglio, ha organizzato insieme alla Flai presso un altro bene confiscato, la Casa di Alice a Castel Volturno, una manifestazione di solidarietà. Il terreno dove è avvenuto l'incendio, che ha un'estensione di circa 10 ettari, è gestito dalla cooperativa La Buona Terra.

«L'incendio doloso dell'impianto di irrigazione - scrive la Cgil in una nota a firma della segretaria Camla Bernabei - è un messaggio chiaro delle organizzazione malavitose: una intimidazione contro chi si adopera ogni giorni per la legalità e l'inclusione».

Per i carabinieri di Casal di Principe che hanno raccolto la denuncia, la matrice dolosa non è da escludere ma neanche così certa, visto che sul posto non sono stati trovati inneschi o tracce di benzina o altro liquido infiammabile, e inoltre l'ampiezza del rogo è molto limitata, poco più di 10 metri quadrati a fronte di un terreno molto esteso; le fiamme non hanno danneggiato il raccolto, ma solo un tubo il cui valore è di poche decine di euro.

«Cgil, Flai e Spi di Caserta - afferma la Bernabei - confermano l'impegno del sindacato per la legalità e contro la mafia, cancro del nostro paese che cresce nell'indifferenza e nella connivenza e che impedisce un vero e sano sviluppo della nostra terra. C'è bisogno di dare un chiaro segnale a chi crede di poter impedire che nei nostri territori nascano e crescano iniziative nel segno della legalità. Non ci faremo intimidire» conclude la sindacalista
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