Incarichi ai dipendenti ricorso Asl contro Fials

Il tribunale dà ragione al ricorso della Fials

Lo scontro finisce in tribunale
Lo scontro finisce in tribunale
di Emanuele Tirelli
Lunedì 5 Dicembre 2022, 08:04
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Una condanna per comportamento anti sindacale che ha di fatto bloccato l'affidamento degli incarichi di funzione ai dipendenti. A inizio novembre è arrivato lo stop dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere alle decisioni dell'ex direttore generale Russo. Adesso l'Azienda sanitaria locale di Caserta presenta ricorso contro la Fials, il sindacato che aveva vinto il primo round davanti ai giudici.

L'Asl, con una delibera a firma del direttore generale Amedeo Blasotti, ha deciso di impugnare la sentenza del tribunale sammaritano che, accogliendo il ricorso della Fials, aveva costretto l'Ente ad annullare l'accordo che era stato trovato con gli altri sindacati e che aveva dato il via all'iter per l'assegnazione degli incarichi di funzione ai dipendenti.

Ad occuparsi del ricorso in secondo grado saranno agli avvocati Gemma Maresca ed Antonia Sarro.

Tutto ha avuto inizio in seguito agli incontri avuti tra le organizzazioni sindacali il 20 luglio del 2021 e il primo settembre dello stesso anno, nel corso dei quali era stato raggiunto un accordo di massima sulla bozza di parziale adeguamento del regolamento aziendale che disciplina la graduazione, affidamento, valutazione e revoca degli incarichi di funzione del personale di comparto. Il 27 gennaio 2022 con una delibera era stato indetto un «avviso interno per titoli e colloquio, per il conferimento di incarichi di funzione al personale di comparto». Contro questa disposizione la Fials, però aveva presentato un ricorso davanti al tribunale del lavoro di Santa Maria Capua Vetere per denunciare un comportamento anti sindacale. E il 7 novembre scorso i giudici hanno dato ragione alla sigla sindacale costringendo così l'Asl a bloccare l'assegnazione degli incarichi.
E si arriva, così, al 30 novembre, quando il direttore generale Blasotti decide di opporsi alla sentenza. La partita sugli incarichi va avanti e bisognerà aspettare qualche mese prima di poter rimetterci mano.

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«È stato necessario l'intervento della magistratura per ripristinare anche all'Asl Caserta aveva riferito la Fials in una nota lo scorso 7 novembre il rispetto dei principi di trasparenza e correttezza e per restituire a tutti i lavoratori la dignità calpestata. Per lungo tempo, la Fials ha chiesto all'ex direttore generale Russo di attuare quanto previsto nel contratto integrativo aziendale. L'ex direttore generale ha sempre finto di non sentire, disconoscendo tutto quanto previsto (e approvato) contrattualmente in merito alla regolamentazione degli incarichi di funzione per il personale del comparto sanità, in totale dispregio delle procedure previste».

Un comportamento che ha portato, quindi, la Fials ad adire le vie legali per vedere tutelati i diritti dei lavoratori. Il giudice del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, dottoressa Maria Caroppoli, ha rilevato la fondatezza delle doglianze: «Questo Tribunale si legge nella sentenza di primo grado - ritiene che la valutazione della legittimità o meno del comportamento assunto dalla Azienda datrice passi essenzialmente attraverso l'indagine sulla correttezza dell'atto deliberativo, segnatamente quello con cui la datrice di lavoro ha di fatto rideterminato le modalità di attribuzione degli incarichi e delle relative indennità di funzione. Pacifica, nella adozione della delibera in oggetto, la mancanza di preventivo accordo con le RSU, non sussistono ad avviso del giudicante dubbi sulla sussistenza di un obbligo di tal fatta in campo alla Amministrazione procedente e, quindi, sulla antisindacalità della relativa condotta omissiva».

L'Asl, nei giorni scorsi ha preso atto della sentenza di condanna con una delibera, la numero 628 del 30 novembre, e ha così sospeso gli effetti della delibera 83 del 2022 con la quale indiceva l'avviso interno per il conferimento di incarichi. Resta tutto fermo fino al secondo grado di giudizio.
 

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