Inchino sotto casa del boss,
il sindaco: «C'era l'assessore»

Inchino sotto casa del boss, il sindaco: «C'era l'assessore»
di Mary Liguori
Giovedì 4 Giugno 2020, 14:16 - Ultimo agg. 14:53
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Inchino della statua della Madonna davanti casa del boss, il sindaco di Caserta, Carlo Marino, prende le distanze. «In quella foto acquisita dalla polizia giudiziaria non ero io, ma l'assessore al Patrimonio, Alessandro Pontillo, che autorizzai in quell'occasione all'uso della fascia tricolore perché esponente della giunta originario della frazione in cui si teneva l'evento. Sono sindaco da quattro anni e non ho mai partecipato ai cortei sacri». Una sagoma, quella di Pontillo, simile a quella del primo cittadino, tanto da indurre la polizia giudiziaria a ritenere che quando la statua della Vergine delle Grazie entrò nella traversa privata e si inchinò davanti al fortino del clan Maravita-Della Ventura, in occasione della processione del luglio 2017, quello in attesa sulla strada principale, fosse Marino. «Confermo che quel giorno c'ero io, ma non ho assistito all'inchino perché troppo distante: restai in attesa sulla strada principale. Tengo però a precisare che è tradizione che la statua entri nei cortili della borgata», dichiara dal canto suo Pontillo che si dice «Amareggiato per l'immagine che vien fuori da questa vicenda: noi la villa dei Maravita l'abbiamo confiscata e affidata alla Croce rossa. Parlerò con il sacerdote per far chiarezza sulla vicenda», aggiunge.
Nessuno degli amministratori, a ogni modo, è indagato nell'ambito dell'inchiesta che ieri ha decapitato il clan di Caserta. La foto, tratta da un video registrato dalle telecamere di videosorveglianza della traversa privata in cui avvenne la tappa fuori programma della processione, è agli atti dell'indagine che ha portato all'arresto, tra gli altri della moglie e del genero del boss Antonio Della Ventura. Secondo il giudice, l'inchino fu una dimostrazione di potere della cosca davanti agli occhi del rione, ottenuto con il pagamento di una cospicua offerta da parte di Michele Maravita, genero del capoclan Della Ventura, per omaggiare la suocera, Concetta Buonocore. «Le immagini - si legge agli atti - hanno consentito di evidenziare come, nel corteo, sia presente il sindaco di Caserta, Carlo Marino, ben riconoscibile o dalla fascia tricolore indossata. Seppure non segue il corteo nella strada privata che porta alla casa dei Maravita, lasciando il percorso stabilito, il sindaco Marino assiste all’intera scena». Quello con la fascia tricolore, però, non era il sindaco, ma il suo assessore al Patrimonio, Pontillo, che oggi sostiene di non essersi reso conto di quello che avveniva a cinquecento metri di distanza dal punto in cui si fermò mentre la statua veniva portata nella traversa privata. 

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