La maglia da calciatore adagiata sulla bara bianca mentre all'interno della chiesa, dedicata a Santa Maria Grande, attraverso uno schermo, scorrono le immagini della sua breve e felice vita di diciottenne amato in maniera sconfinata da genitori e fratelli. L'addio a Carlo Romanelli è stato l'ultimo in ordine di tempo che la comunità di Mignano Montelungo ha dato, ieri, che difficilmente potrà essere dimenticata. Una sorta di «via crucis»...
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