Pasquale, Chiara e Giacomo:
vite spezzate sulle strade killer

Pasquale, Chiara e Giacomo: vite spezzate sulle strade killer
di Gabriella Cuoco e Claudio Lombardi
Lunedì 10 Maggio 2021, 08:47
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Tre morti in poche ore. È il tragico bilancio della giornata di ieri. Ad Arezzo due fidanzati di Casagiove hanno perso la vita mentre viaggiavano a bordo di un'auto. A S. Maria a Vico è morto un uomo che guidava la sua moto. Pasquale Vozza, 36 anni, e la fidanzata, Chiara Esposito, di tre anni più giovane, sono stati coinvolti di un incidente stradale, ieri mattina, intorno alle 12:30, in provincia di Arezzo, in Toscana; viaggiavano a bordo di un'auto sulla bretella Perugia-Bettolle, nel tratto tra Foiano della Chiana e Bettolle, diretti verso Siena. I due abitavano e lavoravano a Cremona, ma entrambi erano della provincia di Caserta. In particolare, Pasquale, che nella vita faceva il sottufficiale dell'Esercito, era di Casagiove, nipote peraltro del sindaco di città, Giuseppe Vozza, figlio del fratello Antonio. I primi post su Facebook hanno innescato una catena interminabile di messaggi di cordoglio; anche il parroco Stefano Giaquinto ha espresso la sua vicinanza. «Sono affranto: è un'immane tragedia», ha commentato, lapidario, il sindaco. Per circostanze ancora da chiarire, la vettura, con alla guida Pasquale, forse in seguito a un tamponamento, si è ribaltata, facendo balzare fuori dall'abitacolo i due fidanzati, di ritorno da Perugia al termine di un incontro tra familiari. Saranno gli inquirenti a ricostruire la dinamica e a individuare le responsabilità; particolari che, però, non modificheranno l'epilogo fatale. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti i vigili del fuoco, i carabinieri e i mezzi del 112, sia dell'aretino che del senese. Pasquale sarebbe morto sul colpo; Chiara, ricoverata in codice rosso all'ospedale «Le Scotte di Siena», è deceduta qualche ora dopo.

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Stava invece andando a lavoro, come ogni mattina. Percorreva quella strada quasi ad occhi chiusi. I suoi amici ma anche i familiari, con le lacrime agli occhi, hanno sottolineato che quella strada la conosceva come le sue tasche. Giacomo Carbone, 43enne, gestore di un bar a Casalnuovo, è morto in sella alla sua motocicletta. L'incidente si è verificato ieri mattina, poco prima delle 7,30, a pochi metri dal supermercato Decò di Cancello Scalo, a San Felice. L'uomo, originario di Acerra dove ha risieduto fino al 2017, viveva con la moglie Daniela e i suoi due figli in una palazzina di via dell'Agricoltura a Santa Maria a Vico, nella frazione di San Marco Trotti. Secondo i primi rilievi, dei carabinieri, Giacomo andava a velocità sostenuta in direzione del Gaudello e ha perso il controllo della moto dopo aver urtato contro una Fiat Seicento, che si era immessa poco prima su via Napoli. Il conducente dell'utilitaria, padre di un commesso del supermercato, stava rientrando a casa, in località Ponte Castagno; aveva da poco lasciato il figlio. Non correva affatto, anzi era quasi fermo e quando si è reso conto di quello che era accaduto, è stato colto da un malore e soccorso da alcune persone del posto. La dinamica dell'incidente, ora al vaglio dei militari dell'Arma, che già ieri pomeriggio hanno sequestrato la Fiat Seicento e alcuni filmati di telecamere private presenti in zona, sembra essere abbastanza chiara. Il centauro ha effettuato una manovra azzardata e fatale è stata la velocità del mezzo. Quando è sbalzato dalla motocicletta, nonostante avesse il casco di protezione, è andato ad urtare contro il marciapiede dove ci sono anche numerose fioriere. Il 43enne è morto sul colpo; a soccorrerlo poco dopo, sono stati alcuni automobilisti di passaggio. I sanitari dell'ambulanza del 118 dello Psaut dell'ospedale «Ave Gratia Plena», allertati dallo stesso conducente dell'autovettura non hanno potuto fare altro che accertare il decesso. Hanno tentato invano di rianimarlo ma il suo cuore aveva già smesso di battere.
 

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