Interporto di Marcianise, sequestrati beni per 500mila euro a due società

Interporto: sequestrati beni per 500mila euro a due società
Interporto: sequestrati beni per 500mila euro a due società
di Biagio Salvati
Venerdì 17 Marzo 2017, 11:56 - Ultimo agg. 11:59
2 Minuti di Lettura
Marcianise. Diversi rapporti bancari, quote societarie e unità immobiliari riconducibili a due delle sette società ammesse lo scorso anno al concordato preventivo del gruppo Barletta-Interporto Sud Europa, tutte omologate nella procedura di ammissione dal tribunale civile, finiscono sotto sigilli della Procura di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito di un’attività di indagine eseguita dalla Guardia di Finanza, compagnia di Marcianise. In particolare, il provvedimento di sequestro di 520mila euro eseguito dalle Fiamme Gialle, riguarda la Rail Italia Srl e la Società Europea di Partecipazione 1992 S.r.l. entrambe in liquidazione con sede presso l’Interporto Marcianise–Maddaloni: si tratta di una holding che, per il tramite di una società di diritto olandese controllata al 100 per cento (la Tonard Investments B.V.), detiene la maggioranza del pacchetto azionario (82,7 per cento) della Interporto Sud Europa S.p.A. (Ise), ovvero il gruppo che sta realizzando il cosiddetto Polo interportuale. L’indagine riguarda omessi versamenti all’Erario di ritenute fiscali certificate e dell’Iva relativi ad alcuni anni, producendo così una evasione fiscale che gli inquirenti definiscono consistente. 

In particolare, gli uomini del capitano delle fiamme gialle di Marcianise, Davide Giangiorgi, hanno quantificato in 365 mila euro per la Società Europea di Partecipazione 1992 Srl (Sep) e di 155 mila euro per la Rail Italia. L’operazione di polizia tributaria segue un precedente sequestro, avvenuto nel novembre dello scorso anno, riguardante 35 unità immobiliari facenti capo sempre alla Sep. L’operazione dei militari delle Fiamme Gialle – sottolinea una nota della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere - «costituisce un’ulteriore testimonianza del costante presidio economico-finanziario esercitato dalla Procura sammaritana, in stretta sintonia con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta agli ordini del colonnello Andrea Mercatili, per la repressione del grave fenomeno dell’evasione fiscale, a tutela dei cittadini e degli imprenditori onesti nonché della leale concorrenza tra le imprese». Intanto, è in corso la procedura di concordato preventivo omologata lo scorso anno per sette società in crisi del gruppo Barletta (in effetti soltanto una parte del cosiddetto «sociogramma» del gruppo imprenditoriale - colpite dalla scure del fisco, Agenzia delle Entrate ed Equitalia) nei confronti delle quali erano stati attivati i ricorsi di fallimento. Circostanza, scongiurata (fortunatamente per le maestranze ed attività produttiva) dall’ammissione al concordato sulla base di precisi e importanti requisiti. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA