Jabil, 200 lavoratori a Roma per scongiurare i licenziamenti

Domani l'incontro al ministero, a fine mese scade la cassa integrazione

I lavoratori della multinazionale
I lavoratori della multinazionale
Lunedì 23 Gennaio 2023, 18:15 - Ultimo agg. 20:42
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Saranno circa duecento con quattro pullman i lavoratori dello stabilimento di Marcianise della multinazionale Jabil che si recheranno a Roma per l'incontro tra le parti che si terrà al ministero dello Sviluppo economico (ore 15.30), e che potrebbe essere decisivo per la questione dei 190 licenziamenti decisi dall'azienda; il 31 gennaio infatti scade la cassa integrazione e la Jabil, a meno che domani non emergano soluzioni alternative che siano praticabili, potrebbe iniziare a inviare le lettere di licenziamento. L'auspicio di sindacati e lavoratori è che l'azienda si prenda ancora un po' di tempo magari per individuare eventuali piani di ricollocamento dei lavoratori da licenziare. Anche domani comunque i sindacati chiederanno come precondizione per trattare, il ritiro o la sospensione del piano di licenziamenti. 

«Ognuno deve fare la sua parte, per riportare Caserta in un ruolo strategico all'interno di questa regione, per salvare i livelli occupazionali e per un piano industriale serio, nel solco del Pnrr e della transizione ambientale ed ecologica in Terra di Lavoro». Lo dichiara il segretario generale della Cgil Sonia Oliviero al termine dell’assemblea.

Interviene il deputato del Pd, Stefano Graziano. «Oggi sono stato a Marcianise - afferma - e ho partecipato al presidio delle lavoratrici e i lavoratori della Jabil. L'azienda ha minacciato ben 190 licenziamenti per il prossimo 30 gennaio. Domani una folta delegazione di operaie e di operai raggiungerà il Ministero dello Sviluppo Economico e io sarò con loro.

Questi lavoratori chiedono nient'altro che un tavolo serio, ad ogni livello istituzionale, per evitare una nuova crisi che costerebbe tanto a numerose famiglie».

Graziano aggiunge: «La cassa integrazione serve a ben poco se ha come funzione l'accompagnamento retribuito di queste persone al licenziamento. Sarebbe invece auspicabile che tale strumento abbia anche e soprattutto la funzione di reintegro degli operai in fabbrica. Il mio primo obiettivo è scongiurare i licenziamenti da parte della Jabil. Sono disponibile a fare queste battaglia con chiunque voglia sostenerla, indipendentemente dal colore politico, perché in primis conta la dignità delle famiglie del casertano. In secondo luogo, mi batterò perché Caserta sia protagonista di una nuova stagione di sviluppo industriale e di occupazione. In qualità di parlamentare del territorio mi farò portavoce di queste istanze, affinché il Governo intervenga in maniera tangibile e concreta».

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