Jabil, gli operai a Roma per l'incontro al ministero

Jabil, gli operai a Roma per l'incontro al ministero
di Enzo Mulieri
Giovedì 27 Giugno 2019, 09:30
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Giornata «bollente» in tutti sensi, quella di oggi per la Jabil Circuit Italia, dopo l'annuncio dell'avvio della procedura di licenziamento per 350 lavoratori. Stamane al Mise ci sarà la prima verifica istituzionale sulla vertenza, là dove sono attesi gli interventi dei principali referenti, da una parte Clemente Cillo, quale Ceo della multinazionale statunitense, dall'altra i sindacati nazionali e territoriali di categoria, tutti protesi ad approfondire al meglio i termini della crisi in atto e a individuare soluzioni.

Al tavolo sarà presente il sindaco di Marcianise Antonello Velardi che proprio ieri ha ricevuto presso il Comune una folta delegazione di operai che stanno effettuando già dall'altro giorno uno sciopero ad oltranza in segno di protesta. Saranno proprio loro, anche oggi, a dare il maggior seguito alla vicenda raggiungendo il Ministero a bordo di 6 bus, nell'intento di fare sentire in via diretta tutte le ragioni della loro indignazione e del loro malcontento. Una mobilitazione in piena regola, insomma, che avrà come obiettivo prioritario il ritiro della procedura, pur in assenza di condizioni migliorative che possano modificare il quadro decisionale della Jabil. In effetti di scenari nuovi sul piano industriale neanche se ne parla a Marcianise, l'unica certezza finora garantita dal gruppo delle Tlc è quella di salvaguardare il sito dopo le altalenanti interlocuzioni intrattenute con la committente Ericsson (almeno fino a marzo scorso).
 
Comunque sia, al di là di ogni previsione sul piano fattuale, si allunga pure la lista dei commenti e degli interventi sul caso Jabil. Una prima interrogazione parlamentare porta la firma del consigliere regionale Gianpiero Zinzi ed è indirizzata all'assessore regionale al lavoro Sonia Palmeri: «Piena solidarietà agli operai che nelle ultime ore stanno vivendo un incubo. Quanto sta accadendo ha ripercussioni su 350 famiglie ma anche sull'intero territorio perché rappresenta l'ennesimo colpo all'industria casertana -così scrive Zinzi- quando si attacca l'economia locale bisogna reagire attraverso azioni utili, ogni iniziativa da parte della Regione deve essere considerata lecita atteso il comportamento scorretto dell'azienda».

Di qui l'interrogazione alla Giunta «per conoscere quali atti voglia mettere in campo per salvare tanti posti di lavoro che rappresentano l'ultimo baluardo dell'industrializzazione in provincia di Caserta», critica la posizione della vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Michela Rostan.

«Dopo le vertenze Whirlpool ed Auchan il ministro Di Maio arriva tardi anche per Jabil a Marcianise. Troppo il tempo dedicato a comizi e dirette social invece di monitorare la drammatica situazione dell'occupazione in Campania». Rostan, a questo proposito, lancia pure una proposta. «I lavoratori della Jabil siano ricollocati in aziende anche a partecipazioni statali per evitare la perdita di 350 posti di lavoro. Presenterò un'interrogazione al ministro». Ipotesi che anche ieri ha incontrato la massima adesione degli esponenti del sindacato dei metalmeccanici della Uil.
 
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