Jabil, 190 posti a rischio:
assemblea davanti ai cancelli

Jabil, 190 posti a rischio: assemblea davanti ai cancelli
di Franco Agrippa
Lunedì 26 Settembre 2022, 08:28 - Ultimo agg. 27 Settembre, 07:35
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Inizia da oggi un nuovo autunno caldo per i dipendenti della Jabil di Marcianise. Dopo l'annuncio da parte dell'azienda della conferma di 190 licenziamenti, questa mattina, davanti ai cancelli dello stabilimento, nell'area industriale di Marcianise, si svolgerà un'assemblea straordinaria. Sarà il primo atto che sancirà l'ennesima stagione di lotte e proteste che da diversi anni vede coinvolte le maestranze della multinazionale dell'elettronica.

Questa mattina insieme ai lavoratori ci saranno il primo cittadino di Marcianise, Antonello Velardi, che nei giorni scorsi ha definito la notizia «una mazzata per il territorio, l'ennesima sconfitta di un modo di fare impresa lontano anni luce dalla mia e dalla nostra concezione» assicurando il supporto dell'amministrazione comunale ai dipendenti della Jabil «come per lungo tempo, nella dura vertenza, partecipando a tutti i tavoli di trattativa». Anche la consigliera regionale di Noi di centro, Maria Luigia Iodice, ha assicurato il suo intervento all'assemblea commentando: «Non ci voleva proprio.

In un momento già parecchio complicato per tutti noi è arrivata questa pessima notizia dell'avvio della procedura di licenziamento per 190 lavoratori della Jabil. Sarò presente fuori i cancelli dello stabilimento di Marcianise, in occasione dell'assemblea straordinaria, per portare il mio personale messaggio di solidarietà a coloro che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro e per cercare anche di dialogare con i funzionari della multinazionale».

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Intanto, i sindacati protestano per la decisione assunta dal management della Jabil lanciando un grido di allarme per l'occupazione in tutto il territorio casertano. «Continua la débâcle industriale nel territorio casertano: anche Jabil ha scelto la strada dei licenziamenti per 190 lavoratori dello stabilimento di Marcianise ha detto il segretario generale Uilm Campania, Crescenzo Auriemma . Chiediamo un intervento forte e deciso affinché l'azienda ritiri i licenziamenti annunciati e produca un piano industriale di crescita per il territorio. Il leader dei metalmeccanici della Uil considera quanto comunicato ai lavoratori, lo scorso venerdì «una scelta inaccettabile, soprattutto se si pensa che Jabil, negli anni scorsi, ha assorbito alcune aziende del territorio garantendo la piena occupazione, ma poi così non è stato. La vice ministro Todde ha richiamato un accordo con la newco Tme che ha promesso di assumere i lavoratori di Jabil in eccedenza, ma ha proseguito Auriemma si dimentica, senza nulla togliere alla bontà dell'accordo Tme, che in questi anni la Jabil ha trasferito un nutrito gruppo di lavoratori presso la Softlab. Procedura che è stata resa possibile grazie a un corposo bonus all'azienda, in virtù di un accordo siglato con il Mise, e che quei lavoratori sono da anni in cassa integrazione, senza mai aver messo piede in fabbrica».

Secondo il segretario generale della Uilm la Jabil deve «illustrare un progetto industriale nel quale disegni il futuro di Caserta. Non è possibile che quest'azienda ogni due anni presenti un piano di licenziamento e chiediamo al Governo di intervenire per far ritirare quanto annunciato. Caserta sta vivendo un periodo di deindustrializzazione: gli insediamenti fatti con il sostegno del Governo si stanno rivelando fallimentari provocando perdita di posti di lavoro e chiusure di siti industriali». Allarme lanciato qualche giorno fa anche dal segretario regionale della Fiom, Massimiliano Guglielmi, il quale ha sottolineato: «Il territorio di Caserta in ginocchio, una crisi del perimetro dell'elettronica che coinvolge circa 1300 addetti tra Jabil, Softlab e la reindustrializzazione di Whirlpool Carinaro-Teverola. La Campania deve ritornare al centro dei tavoli di confronto nazionale e regionale».
 

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