Jabil ritira i 190 licenziamenti:
«Scongiurato dramma sociale»

Jabil ritira i 190 licenziamenti: «Scongiurato dramma sociale»
Mercoledì 3 Giugno 2020, 19:03 - Ultimo agg. 4 Giugno, 15:03
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«Grazie alla mediazione che ho condotto insieme ai tecnici del ministero del Lavoro e al sottosegretario al Mise, Alessandra Todde, Jabil ha deciso di revocare i 190 licenziamenti dello stabilimento di Marcianise», in provincia di Caserta. Così la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo, aggiungendo che continuerà «a seguire la questione» assicurandosi che «venga garantita loro un'adeguata prospettiva occupazionale».

«In questi giorni abbiamo lavorato senza sosta per giungere al miglior accordo possibile per tutti, a cominciare dai lavoratori», sottolinea Catalfo. «Non è stato facile, ma alla fine abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissati. Con le misure ordinarie e straordinarie messe in campo dal mio ministero e dal Mise per fronteggiare l'emergenza Coronavirus, i lavoratori di Jabil non solo riceveranno un sostegno al reddito con la cassa integrazione, ma saranno accompagnati in un percorso di ricollocazione verso altre aziende», spiega la ministra. 
 


«Con la determinazione di tutti in particolare delle organizzazioni sindacali e del ministro Catalfo - spiega il segretario della Fiom-Cgil di Caserta Francesco Percuoco - si è scongiurato un dramma sociale con la ricollocazione che saranno presentati nei prossimi giorni al ministero dello sviluppo economico». «Bisogna continuare a lavorare in modo da consentire ai lavoratori di Jabil un futuro occupazionale sicuro», affermano invece i segretari generali della Cisl Campania e Caserta, Doriana Buonavita e Giovanni Letizia. E Michele Paliani, sindacalista Uilm, rilancia: «È stata una vertenza lunga e complicata e grazie anche al grande lavoro di mediazione del ministero del Lavoro abbiamo tutelato e salvaguardato i lavoratori a rischio licenziamento. Ora ci auguriamo che i piani di ricollocazione vengano rispettati e che vadano nella direzione delle competenze dei lavoratori». 

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