Jabil, sono sette le aziende
pronte ad assumere gli esuberi

Jabil, sono sette le aziende pronte ad assumere gli esuberi
di Enzo Mulieri
Mercoledì 10 Giugno 2020, 11:30
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Sono sette le aziende che hanno assicurato impegni vincolanti per assumere, ognuna per la propria quota di competenza e di disponibilità, i dipendenti, 190, che sono stati dichiarati in esubero dalla Jabil di Marcianise. Di queste già due aziende sono state coinvolte, sia pure in misura e in tempi diversi, nel programma di ricollocazione delle maestranze grazie a specifici accordi intervenuti in passato sia con Confindustria che con le organizzazioni sindacali di categoria. Per le altre unità subentranti l'operazione è appena avviata, prevede momenti di monitoraggio e di verifica periodici sia da parte delle istituzioni che delle parti sociali. Tanto è stato registrato ieri sera al termine della video conferenza che si è tenuta al ministero dello Sviluppo economico e alla quale ha partecipato on line anche la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.

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Tra le prime aziende a essere coinvolte nel programma di reimpiego, figura e continuerà a esserci la Softlab guidata da Giovanni Casto che può vantare dal 2017 una nuova unità operativa nel capoluogo, 120 i suoi dipendenti parte dei quali provengono proprio da Marcianise. Di recente la società ha ottenuto un importante riconoscimento per servizi avanzati nell'I.T, avendo progettato strutture utili per la cosiddetta smart city. Adesso può assumere 100 unità, anche subito. Altro interlocutore affidabile di Jabil è stato e continuerà ad esserlo il colosso Orefice (sede centrale Sestu, nei pressi di Cagliari) che ha già messo le basi nel territorio casertano per ampliare la sua attività nel settore dei gruppi elettrogeni, per adesso con 25 addetti. La famiglia Orefice vanta referenze importanti, ha vinto il «Green Awards» per avere ideato un prodotto capace di recuperare calore dai generatori e quindi di ridurre il livello di emissioni di CO2. Assumerà complessivamente 37 persone. Sin qui i partner già collaudati dalla multinazionale.

Ma, a seguire nell'elenco presentato al ministero dello Sviluppo, ci sono pure le new entry cominciando (non per ordine di importanza o di interesse) da Need Solution, una società di servizio specializzata nella realizzazione di progetti di alta tecnologia, che potrà reimpiegare 80 lavoratori entro 16 mesi. Al programma è interessata anche Tme specializzata nelle forniture elettroniche, con 10 addetti da utilizzare entro la fine dell'anno. Completano l'elenco la società SS Eningeneering solution, con 25 unità, Wattsud con 20 addetti, e infine Fpm che assumerà 28 persone fino al 2021, delle quali 6 entro l'anno.
 

 

Non è risultata presente, invece, la Tecnica nel vetro, un'azienda di medie dimensioni che pure in passato era stata tirata in ballo nell'operazione. La Regione, presente con l'assessore al Lavoro Sonia Palmeri, ha poi annunciato che al prossimo tavolo istituzionale presenterà un'altra azienda, la Protom group.

Si tratta di una società di consulenza direzionale e di servizi avanzati e tecnologici di Napoli che vanta importanti esperienze sia nella progettazione e realizzazione di sistemi per la pubblica amministrazione e per le aziende sia nell'organizzazione ed erogazione dei servizi di conduzione degli stessi. L'azienda è pure dotata di competenze trasversali e specialistiche nella comunicazione e marketing, nella progettazione e sviluppo di soluzioni informatiche e nella formazione.
 

Al momento non è dato sapere il numero di persone che Protom sarà in grado di ricollocare.
Per completare il quadro, il management della multinazionale guidato da Clemente Cillo ha fatto presente che ancora oggi ci sono 36 candidature volontarie di cui 28 aderenti a Softlab. Cauta la valutazione finale dei sindacati sull'esito della riunione.

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