Jabil, si apre uno spiraglio
con Sielte per sessanta lavoratori

Jabil, si apre uno spiraglio con Sielte per sessanta lavoratori
di Enzo Mulieri
Domenica 7 Aprile 2019, 14:30
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Nell'operazione di «scouting» che Jabil sta portando avanti per favorire al meglio il processo di reindustrializzazione del sito di Marcianise, nuove offerte di partnership si incrociano per la multinazionale delle Tlc, ancor dopo l'esito positivo della missione Softlab.

Questa volta una proposta lungimirante viene da Sielte, gruppo tra i più intraprendenti nel comparto delle infrastrutture informatiche e che sarebbe disposto a ricollocare almeno una sessantina di addetti dell'unità produttiva casertana. Dell'opportunità ha trattato per ultimo il country manager di Jabil Clemente Cillo, nel corso di una riunione in Confindustria con le organizzazioni sindacali di categoria. La proposta, così come è stata rappresentata nelle implicazioni indirette legate al trasferimento del personale, sarebbe tra le più importanti ed utili. Secondo gli addetti ai lavori dovrebbe comunque essere meritevole di consultazioni più dettagliate con gli interessati sia per le mansioni che dovrebbero essere esercitate sia per gli esiti di natura contrattuale. Al riscontro finale non dovrebbero mancare le adesioni, soprattutto in considerazione delle incertezze che continuano a gravare sull'altro versante del piano industriale della Jabil, al momento tutto ancora da completare. Non va dimenticato a tal proposito che nel sito casertano resta più che mai critico l'assetto dei livelli occupazionali, con una quota di esuberi che si è ormai stabilizzata sulle 250 unità (scadenza settembre). «Bisogna trovare ulteriori interlocutori per supportare un'azienda che si ritrova in difficoltà - ha detto il segretario regionale della Uilm Giovanni Rao-- per questo riteniamo determinante il contributo che potrà venire anche dal ministero dello Sviluppo». Un contributo, quello istituzionale, che è atteso da tempo e che potrebbe sbloccare una fase di stallo permanente a Marcianise, là dove neanche gli incentivi all'esodo, a giudicare dai numeri, sembrano avere cambiato l'ordine delle cose.
 
«Sta continuando l'attività di monitoraggio sulla vertenza - ha registrato Francesco Percuoco, segretario provinciale della Fiom -, anche rispetto all'ultima offerta di Sielte bisogna evitare che i lavoratori possano essere penalizzati, e non solo dal punto di vista economico». Intanto nel comparto delle costruzioni si evidenzia con toni sempre più drammatici la crisi di Pavimental, società che opera da oltre 40 anni nel campo di manutenzione e ammodernamento delle tratte in concessione di Autostrade, presente anche nel cantiere di Marcianise. L'azienda, con l'entrata in vigore del nuovo Codice degli appalti, ha comunicato il 19 marzo scorso che la proroga dei contratti non può essere accolta. Avrebbe sinanche negata la possibilità di eseguire nuove attività manutentive nell'arco di un intero quinquennio. Di qui la procedura di riduzione del personale (in Italia ben 209 i licenziamenti su 277 addetti), di qui la protesta anche a Caserta, come sarà rimarcato nel corso del vertice che si terrà domani presso la prefettura (ore 11). «Sosteniamo con forza - scrivono Filca Cisl, Fillea Cgil e Feneal Uil provinciali- la possibilità di rilanciare Pavimental mettendo in campo un piano industriale che consenta alla società di posizionarsi al meglio nel mercato delle grandi opere».
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