Jabil, stop ai licenziamenti: un mese per trovare lavoro ai dipendenti

E' un primo risultato, seppur minimo, di sindacati e lavoratori

Jabil, stop ai licenziamenti: un mese per trovare lavoro ai dipendenti
di Franco Agrippa
Martedì 31 Gennaio 2023, 08:45 - Ultimo agg. 1 Febbraio, 07:15
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Le procedure di licenziamento collettivo dei 190 dipendenti Jabil sui 440 attuali sono state sospese per un mese.

Ad annunciarlo è stata una nota del Ministero dell'Industria e del Made in Italy, che parla di «una boccata d'ossigeno per i lavoratori della multinazionale statunitense dell'elettronica» e aggiunge: «Dopo una lunga trattativa tra i sindacati e l'azienda, a seguito dell'intervento del sottosegretario del Mimit, Fausta Bergamotto, delegata ai tavoli di crisi, sono stati ottenuti trenta giorni di tempo per tentare una ricollocazione dei lavoratori, che in questo mese avranno gli ammortizzatori della cassa integrazione».
Un primo risultato, seppur minimo, i sindacati ed i lavoratori lo hanno ottenuto, ora bisognerà accelerare i tempi per cercare una concreta soluzione alla crisi aziendale che ormai da tre anni affligge lo stabilimento di Marcianise. Il tavolo di crisi verrà convocato nella settimana del 13 febbraio presso il Ministero.

Una notizia che è stata accolta con soddisfazione dai deputati casertani di Fratelli d'Italia, Gimmi Cangiano e Marco Cerreto, che hanno commentato: «È stata una corsa contro il tempo, che ci ha visti lavorare incessantemente per portare a casa un piccolo risultato. Ci siamo riusciti».
«Sollecitato da parte nostra l'intervento immediato del Governo, e su indicazione richiesta del Sottosegretario di Stato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Fausta Bergamotto, l'azienda ha riconosciuto ai dipendenti ancora 30 giorni di cassa integrazione.

Non è certo la soluzione. Ma è un pochino di tempo in più per provare a trovare insieme una soluzione. Ringraziamo davvero di cuore la celerità e la sensibilità di Fausta Bergamotto hanno aggiunto - ma è arrivato il momento di definire quale sarà il futuro dei 190 dipendenti e delle loro famiglie, vittime di un disinteresse anche politico che ha caratterizzato la Regione Campania e la Provincia di Caserta nel corso dell'ultimo decennio».

A loro si è unito il deputato della Lega, Gianpiero Zinzi che ha detto: «La proroga dei termini della cassa integrazione per i 190 lavoratori della Jabil è una buona notizia e rappresenta un primo passo necessario per dare respiro ai dipendenti e provare a rilanciare il comparto. Grazie all'impegno del Governo e al senso di responsabilità dei sindacati e dell'azienda, potremo contare su un altro mese di tempo per costruire le soluzioni possibili».

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Più tiepidi i commenti dei sindacati, Francesco Percuoco segretario provinciale Fiom Cgil ha sottolineato: «Il mese di proroga non è la soluzione è un lasso di tempo che deve favorire una prospettiva concreta di rilancio del sito di Marcianise e della salvaguardia occupazionale dei 440 lavoratori. Le istituzioni devono intervenire con autorevolezza e con politiche industriali mirate a rilanciare il settore dell'elettronica che un tempo rappresentava un settore di eccellenza per il territorio di Caserta».

Ciro Pistone segretario provinciale Uilm ha aggiunto: «Questo mese deve servire per fare alcune valutazioni al Ministero sui contenuti dell'accordo, se c'è un sito da parte di Tme (Newco costituita con la partecipazione di Invitalia che si è proposta per la ricollocazione di 220 lavoratori). Noi non demonizziamo le ricollocazioni ma viste le passate che sono state fallimentari chiediamo un monitoraggio molto più attento. Domani manifesteremo alla Regione anche perché è giusto che le nostre istituzioni si diano una mossa e siano più incisive».
Nicodemo Lanzetta segretario provinciale Fim Cisl ha affermato: Il mese di cassa integrazione va bene, ma è solo il punto di partenza per cercare la risoluzione a questa vertenza. Già domani mattina (oggi per chi legge) in Regione chiederemo l'impegno per la ricerca di un'azienda seria che possa riassorbire gli esuberi, cosa che ribadiremo con forza quando si riaprirà il tavolo di crisi presso il Ministero, il 13 febbraio prossimo».
Ieri mattina, intanto, i lavoratori con i sindacati sono scesi nuovamente in piazza, con una manifestazione svoltasi nei pressi del casello autostradale di Caserta Sud.
 

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