«Juvecaserta, anomalie
nella gestione dei tesserati»

«Juvecaserta, anomalie nella gestione dei tesserati»
«Juvecaserta, anomalie nella gestione dei tesserati»
di Mary Liguori
Martedì 25 Luglio 2017, 07:20
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Caserta. Il giro di orologio inizia oggi per fissare l’ora x alle 14,30 di domani quando gli avvocati che rappresentano la Juvecaserta saranno dinanzi alle sezioni riunite del Collegio di garanzia del Coni, presieduto dall’ex ministro Franco Frattini, per discutere il ricorso avverso all’esclusione del club bianconero dalla massima serie. Due le questioni che hanno indotto la Com.Te.C. a bocciare la società di Pezza delle noci.

Le stesse sulle quali indaga la procura di Santa Maria Capua Vetere. Vicende inerenti una società londinese e i bilanci della Juve, questi ultimi con due voci, in particolare, relative alla compravendita dei giocatori e all’onorario dei tesserati. Voci che gli inquirenti hanno inteso chiarire con un’indagine che ipotizza il reato di falso in bilancio e, che al di là, delle decisioni in sede di giustizia sportiva, potrebbe avere strascichi diversi qualora gli accertamenti della guardia di finanza dovessero portare alla luce voci zoppicanti nel documento finanziario scandagliato dalla Com.Te.C. e ora al vaglio delle fiamme gialle.
Al centro delle contestazioni sportive c’è una situazione di presunto indebitamento inerente lodi che però la società sostiene di aver risolto. E questo sarà oggetto del ricorso di domani. Lo stesso scenario finanziario è poi al centro dell’accertamento disposto dalla procura, accertamento che sta interessando le stesse vicende messe in luce dalla Com.Te.C. e che hanno portato all’esclusione della Juvecaserta dal campionato della massima serie. Il presunto indebitamento insieme ad alcune anomalie nella gestione dei tesserati sono i nodi da sciogliere.

E per chiarire il tutto, è in corso un accertamento societario sulla Juvecaserta. Il club è proprietà diretta di Raffaele Iavazzi al 28 per cento; il restante 72 per cento è in capo alla «Città del basket Srl» partecipata interamente dallo stesso Iavazzi. L’assetto societario, così come emerge oggi, risale all’anno 2012. In sintesi, Raffaele Iavazzi è titolare assoluto del primo e ultimo club che sia riuscito a portare lo scudetto a sud di Roma nella storia della palla a spicchi italiana.
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