L'assessore promette svolta green al parco ma il comitato dubita

Dibattito acceso alla villetta degli Aranci

L'incontro alla Villetta degli Aranci
L'incontro alla Villetta degli Aranci
di Mariamichela Formisano
Lunedì 6 Marzo 2023, 08:46
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È stato un dialogo a più voci quello che ieri mattina ha animato Parco degli Aranci dove residenti e volontari del comitato di quartiere hanno dato appuntamento agli amministratori comunali per porre due domande innanzitutto: quali i lavori pubblici previsti e come verrà migliorata la Villa del quartiere? Quale futuro per il "buco della 167"?

Assente giustificato il sindaco Carlo Marino, a rispondere al fuoco incrociato dei cittadini ci ha pensato l'assessore ai Lavori pubblici Massimiliano Marzo (nel riquadro in alto), fiero di rimarcare gli impegni mantenuti in quasi un anno di attività alla guida di uno degli assessorati più delicati del Governo cittadino.
Un anno racchiuso nell'opuscolo fatto stampare a sue spese in 5000 copie per raccontare progetti da quasi 66 milioni di euro che, grazie ai fondi messi a disposizione dal Pnrr, cambieranno i connotati della città entro il 2026.

Il tutto mentre ancora si attende il piano urbanistico comunale (Puc) che, di fatto, si limiterà a prendere atto di quanto già compiuto e progettato.

«Lo scorso anno è stato istituito un Ufficio di Piano - ha fatto sapere il presidente della Commissione Urbanistica del Comune Andrea Boccagna - che sta già intervenendo sul preliminare di Puc con modifiche a garanzia di equità tra le frazioni di Caserta. Contiamo di liquidare il nuovo Puc entro quest'anno, salvo anticipi imposti dalla Regione».
Una notizia accolta con favore dal comitato cittadino che però ribadisce la necessità di essere informato e partecipare così come avvenne quando il preliminare del Puc e l'Ufficio di Piano faceva capo all'assessore all'Urbanistica Stefana Caiazzo. «A maggior ragione oggi che l'accesso ai fondi Pnrr ci costringe a correre - ribatte Virginia Crovella del Comitato Parco degli Aranci - è necessario adottare strumenti di partecipazione e condivisione onde evitare errori da scontare in futuro. Non a caso, con la delibera di giunta n.77 di marzo 2022, il Comune si era addirittura impegnato a istituire un tavolo di consultazione con le parti sociali proprio per condividere le progettualità del Pnrr. Impegno rimasto sulla carta».

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E mentre gli interventi alla "Villa S.M. delle Beatitudini" curati dall'architetto Pasquale Iaselli hanno accolto le necessità espresse dal quartiere, restano le perplessità rispetto al colossale intervento nel "fosso" della 167. Lì, ha spiegato Massimiliano Marzo, è previsto una enorme cittadella dello sport, rigorosamente outdoor da 2 milioni di euro, e tale da aver meritato già da oggi l'impegno ad ospitare il campionato italiano di atletica leggera.

Zero cementificazioni, garantisce Marzo, ma per il Comitato non basta: «Vanno benissino impianti e campi dedicati allo sport, e accogliamo con favore anche l'apertura dell'assessore Marzo ad affidare la gestione del nuovo impianto sportivo nella 167 a chi come noi da anni gestisce spazi pubblici comunali in maniera eccellente. Ma si può immaginare un'area semplicemente verde e pubblica a Caserta? Perché il problema si chiama anche impermeabilizzazione, una lavorazione dei suoli che sta alla base di qualsiasi campo sportivo o di atletica, e significa ridurre verde e alberi in una città che già sconta gravi danni ambientali».
Ma l'assessore Marzo ribadisce. «Caserta conta dieci aree verdi che saranno oggetto di lavori di riqualificazione grazie a fondi Pnrr, che si aggiungono alle altre già disponibili alla fruizione pubblica. Inoltre un recente censimento arboreo ha contato oltre cinquemila alberi in città che stiamo avendo cura di preservare, tutelare e implementare durante gli interventi di risistemazione di marciapiedi e abbattimento delle barriere architettoniche. E nella stessa cittadella dello sport è prevista un'area verde pubblica a testimonianza della nostra attenzione al futuro green della nostra città». Il confronto è andato ma i dubbi no e non si esclude sia necessario un ulteriore incontro.
 

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