Jabil, il salvagente Softlab:
​«Pronti a 50 assunzioni»

Jabil, il salvagente Softlab: «Pronti a 50 assunzioni»
di Enzo Mulieri
Mercoledì 23 Settembre 2020, 09:16
2 Minuti di Lettura

Continua il processo di espansione del gruppo Softlab, con sede nel capoluogo, specializzato nei processi di Digital Trasformation ed Information Technology.
Dopo la «scalata» che ha portato l'azienda ad acquisire ad agosto il gruppo Acotel, nuove misure vengono previste per supportare la crisi della Jabil, in debito d'ossigeno sul piano occupazionale. Softlab ha annunciato l'assunzione fino a 50 addetti ex Jabil confermando l'impegno intrapreso nel salvaguardare e valorizzare il loro bacino di competenze.
 

 

«Negli ultimi mesi abbiamo accolto oltre 100 risorse di Marcianise, riqualificate e ricollocate - ha ricordato l'ad Giovanni Casto- La scelta di oggi conferma questa nostra volontà nel proseguire un percorso di crescita personale e lavorativa per il futuro di tante persone e di tante famiglie». Un trend che potrebbe contribuire anche a colmare gli esuberi ancora a carico della multinazionale delle Tlc. Per questi intenti Softlab riconosce comunque il ruolo svolto dalle istituzioni. «Devo ringraziare Sonia Palmeri ha rimarcato il manager - per la sua continua presenza al tavolo delle trattative».

Nel suo intervento Casto ha pure rappresentato le linee guida della strategia industriale di un'azienda sempre piu ambiziosa e che potrebbe sinanche puntare alla creazione di un polo produttivo di gran lunga competitivo sul mercato. Con due direttrici principali, la prima centrata sulla progettazione, prototipazione e realizzazione di componenti elettronici da impiegare in vari ambiti, dall'elettronica di consumo e di potenza fino agli Smart Devices.
 

Il secondo segmento riguarda invece lo sviluppo di alcuni prodotti innovativi in ambito Energy, di cui Softlab detiene in esclusiva i diritti di sfruttamento della tecnologia. Per un programma di tale portata, tuttavia, l'azienda dovrebbe poter disporre di spazi operativi ben piu ampi di quelli attuali, per determinare le migliori condizioni possibili per la crescita e lo sviluppo. DI rimando ai progetti di Softlab, va pure presa in considerazione sull'altro fronte una lettera dei lavoratori Jabil ed indirizzata alla proprietà americana. Chiedono che se si considera ancora strategico lo stabilimento marcianisano, di dimostrarlo con investimenti reali, portando nuove commesse e nuove attività. In caso contrario, di aprire anche ad altre opportunità che garantiscano una maggiore visibilità per tutti. A maggiore ragione se restano ancora in standby le interlocuzioni con il Mise e con Confindustria.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA