Ospedali: Sant'Anna e Vanvitelli tra i peggiori in Italia

L'Agenas registra dei miglioramenti ma le due strutture restano in fondo alla classifica nazionale

L'ospedale di Caserta
L'ospedale di Caserta
di Ornella Mincione
Sabato 27 Maggio 2023, 08:23 - Ultimo agg. 16:09
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Il livello complessivo è rimasto basso sia per l'Agenas che nei giudizi della politica e di molti cittadini. Tuttavia si intravedono livelli di miglioramento. Dal 2019 al 2021 le aziende ospedaliere campane, in particolare quelle casertane, hanno potenziato il livello di performance: in soldoni, funzionano di più e meglio. A dirlo è l'Agenas, l'agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. I dati sono stati presentati il 24 maggio a un convegno sul Modello di valutazione multidimensionale della performance manageriali ospedaliere, nella sede romana di Unioncamere. Per la prima volta l'agenzia ha valutato la capacità di conseguire obiettivi assistenziali, esiti delle cure e accessibilità ai servizi, coerentemente con le risorse disponibili, siano esse di tipo finanziario, professionale e tecnologiche.

Successivamente, la valutazione interesserà anche le aziende sanitarie territoriali. Stando a questa analisi, due sono le aziende casertane valutate attraverso il parametro dell'Agenas: l'azienda universitaria Luigi Vanvitelli e l'azienda Sant'Anna e San Sebastiano. Per la prima volta, il tasso di crescita medio dal 2019 al 2021 è del 3,27%: a fronte di una variazione tra il 2020 e il 2019 del meno 0,90%, quella del triennio preso in esame è del 6,66% in positivo, grazie alla variazione 2020-2021 del 7,62%.
Nella parte grafica della scheda compilata dall'Agenas dedicata all'azienda universitaria, è evidenziato come l'intervallo della qualità definita media della Vanvitelli sia stato appena superato il limite nel 2020, mentre poi è stato intrapreso a partire dal 2021. Dalla scheda è palese il ruolo del precedente direttore Antonio Giordano dalla metà del 2019 fino al subentro di Ferdinando Russo. Per quanto riguarda l'azienda Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, il tasso di crescita medio nei tre anni presi in osservazione è dell'1,94%: a fronte di una variazione tra il 2019 e il 2020 di meno 3,90%, tra il 2019 e il 2021 la crescita è in positivo del 3,93%. A colmare la lacuna della prima variazione è stato il biennio 2020-2021 con una variazione in positivo dell'8,15%. L'Agenas, nello studio che distingue azienda per azienda, focalizza non soltanto la crescita di performance ma anche la durata del direttore generale: nel caso del manager Gubitosa è in evidenza che dirige la struttura dalla metà del 2020 ad oggi. I dati sono tradotti anche in un grafico che utilizza una colorazione per determinare l'efficacia e la crescita dell'andamento della performance e si evince che il Sant'Anna e San Sebastiano inizia a entrare nell'intervallo della qualità media solo dall'inizio del 2021.
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Intanto, l'azienda a rilievo nazionale casertana continua ad implementare i propri servizi. È di ieri la nota diramata dagli uffici del Sant'Anna che in occasione della XXII Giornata Nazionale del Sollievo, prevista per domenica 28 maggio verrà potenziato il settore della Terapia del Dolore migliorandolo anche sul piano dell'accoglienza logistica con il trasferimento dell'ambulatorio in locali ammodernati nell'edificio F. Il settore della Terapia del Dolore, che rientra nell'Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione diretta da Pasquale De Negri svolge, nell'ambito della relativa Rete ospedaliera regionale della Campania, un'attività incentrata sulla valutazione e sul trattamento del dolore cronico, oncologico e non oncologico.

La gestione del paziente affetto da dolore cronico è assicurata in regime ambulatoriale, per le prestazioni di diagnosi e terapia farmacologica, e in regime di ricovero, per le prestazioni a carattere interventistico o mininvasivo, nel caso in cui sia necessario eseguire interventi di terapia antalgica maggiore.

Le metodiche praticate nell'azienda casertana sono la neuromodulazione elettrica, come la radiofrequenza e la stimolazione midollare o farmacologica, come il posizionamento di pompe intratecali. Attenzione è riservata al trattamento del dolore oncologico, refrattario alle terapie convenzionali, con il ricorso a tecniche mininvasive.s

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