La pioggia passa, i disagi no:
Caserta «spezzata» e al buio

La pioggia passa, i disagi no: Caserta «spezzata» e al buio
di Franco Tontoli
Giovedì 25 Agosto 2022, 08:23 - Ultimo agg. 09:17
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Un triangolo che è una buona porzione della frazione Falciano immediatamente addossata al centro urbano, ha per perimetro le vie Maddalena, San Gennaro, Politano e Lauria, vi si arriva dalla statale Appia passando per gli uffici anagrafici comunali fino della Caserma Sacchi al largo antistante la chiesa parrocchiale. I disagi delle periferie vissuti come al centro per la viabilità e per i due passaggi a livello con i treni che sfiorano le porte dei piani terranei delle abitazioni. I passaggi a livello, zona via Ferrarecce, sono ancora impraticabili, allagati, invasi da insetti, al buio, con tutti i pedoni che non possono utilizzarli e con il caos che si crea davanti alle sbarre. Ma su tutti i disagi svetta l'andirivieni della corrente elettrica non appena dal cielo arriva pioggia di un grado di intensità appena oltre la normalità.

«Ho detto andirivieni di corrente dice il nostro interlocutore ma nella maggior parte dei casi di tratta di partenza e di un ritorno che si fa aspettare per ore, anche oltre la decina. Ultimo evento nella serata di martedì, una ventina di minuti di temporale, al primo lampo tutti al buio, dalle 20.25 alle 21.55. E siamo stati fortunati, come ci ha riferito finalmente una voce umana, non meccanica e niente musichetta, di uno dei ricorrenti numeri che formuliamo tante volte invano per l'Enel e per i vigili urbani». 

Fortunati, perché? «Perché, ci è stato risposto, una squadra di tecnici proprio in quel momento era all'opera a una cabina elettrica di via Maddalena, a un passo da noi abitanti di via Politano, quindi avrebbero dato un'occhiata alla linea che serve la nostra zona.

Una grazia piovuta da cielo appena dopo che la pioggia era finita». A ritroso, però, e anche nei giorni della scorsa settimana la corrente elettrica si era interrotta per una decina di ore, segno che la rete nella zona è particolarmente sensibile alle perturbazioni atmosferiche.

«Tutto questo - riassume l'interlocutore, un pensionato della pubblica amministrazione - è stato più volte rappresentato all'Enel, quando si ha la grazia, questa sì, di una risposta dai numeri che più che verdi vanno definiti sordi e da quelli di emergenza dei vigili urbani. Da questi ultimi le segnalazioni vengono accettate soltanto per le interruzioni di energia elettrica per la pubblica illuminazione, ma per le abitazioni veniamo rimandati all'Enel con un ping pong che aggrava lo stato di tensione per la mancanza della luce, i guasti si verificano infatti nella maggior parte dei casi di sera e di notte, nelle abitazioni circostanti alla mia, edilizia datata alternata a quella moderna, i residenti sono nella maggior parte anziani, alcuni assistiti da badanti straniere che questi disagi non sempre sanno affrontare. Una cosa è certa, le centraline elettriche sono vecchie, sovraccaricate da reti di allacciamento alle nuove costruzioni. Questi guasti si ripetono da anni, nel 2017 un allarme in tal senso venne lanciato da un abitante che oggi ricopre la carica di assessore comunale, Massimiliano Marzo si adoperò in varie occasioni nel denunciare queste carenze sui mezzi di comunicazione social, oggi che detiene la delega ai lavori pubblici dovrebbe incisivamente interpretare le necessità di noi tutti della frazione Falciano». 

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Da un altro abitante, l'avvocato Giorgio Di Maio, una considerazione non di poca importanza sui disagi derivati dalla interruzione della energia elettrica nelle ore serali: «È stata già riferita la presenza fra gli abitanti di questo quartiere di molti anziani ai quali occorre garantire anche, se non soprattutto, la sicurezza. Qui ci sono abitazioni alternate a giardini, accessibili col buio pesto con grande facilità, voi del Mattino avete documentato proprio ieri l'aumento di furti nelle abitazioni, anche in quelle del centro dotate di sofisticati sistemi di allarme. Figuratevi i pericoli che si corrono in periferia, da noi a Falciano in particolare con le stradine tagliate dalla rete ferroviaria e bloccate dai passaggi a livello».

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