Tutela dei monumenti,
da oggi tolleranza zero a Caserta

Tutela dei monumenti, da oggi tolleranza zero a Caserta
di Lidia Luberto
Venerdì 14 Febbraio 2020, 10:51 - Ultimo agg. 11:30
3 Minuti di Lettura
Un territorio tanto ricco di beni artistici e archeologici quanto complesso quello di Terra di Lavoro dove è stridente il contrasto fra l'abbondanza di ricchezze e la difficoltà della loro gestione e salvaguardia. Compiti, questi ultimi, che sono appannaggio della Soprintendenza. Una sfida contro il tempo e le difficoltà di ordine organizzativo, burocratico, amministrativo che da un paio di mesi è stato chiamato ad affrontare il nuovo dirigente dell'ufficio, Mario Pagano. Dal suo arrivo il dirigente che, peraltro, conosce le problematiche del territorio per aver già lavorato in provincia di Caserta negli anni scorsi, ha effettuato ricognizioni e sopralluoghi e ha approfondito i meccanismi di un ufficio che ha tanti problemi difficili da affrontare anche a causa della carenza di personale che va ulteriormente assottigliandosi per i continui e numerosi pensionamenti.

I compiti istituzionali delle Soprintendenze, d'altra parte, sono diversi e prevedono un' articolata attività di tutela che include la conoscenza del patrimonio archeologico, storico-artistico, architettonico e paesaggistico, la verifica e la dichiarazione del suo interesse, le attività di manutenzione e restauro, o il controllo su tale attività svolta da terzi, e una vasta attività di valorizzazione e di gestione svolta in raccordo con gli altri enti pubblici e privati coinvolti. Ma anche educazione e formazione nei confronti dell'opinione pubblica che «sono le vere sentinelle sul territorio», come precisa Pagano. Insomma, un bel da fare per il neo Soprintendente che, dopo una prima fase trascorsa ad approfondire e a studiare, ha cominciato a operare.

La prima azione posta in essere è stata quella della riorganizzazione dell'ufficio stesso con l'assegnazione e la suddivisione di ruoli ai funzionari e ai dipendenti e la nomina dei capiarea, figure fondamentali in quanto hanno il delicato e fondamentale compito del coordinamento e dell'organizzazione, per territori, dei diversi settori. Altro obiettivo è quello della vincolistica, che il nuovo soprintendente vuole rendere ancora più rigorosa per una migliore salvaguardia dei beni culturali, intensificando e allargando i decreti che obbligano al rispetto delle regole e dei limiti. Così come si sta adoperando per potenziare l'area della vigilanza sul territorio, per evitare abusi e favorire, appunto, il rispetto dei vincoli. Mentre si sta effettuando il censimento dei beni a rischio per poter intraprendere lavori con urgenza ed efficacia anche ricorrendo a procedure «in danno», non si escludono denunce e decreti ingiuntivi in presenza di abusi e di irregolarità.

Già numerosi, comunque, i lavori in corso o, quantomeno programmati, in alcune importanti preesistenze del territorio finora in situazioni di rischio. Fra gli altri gli interventi al castello di Castel Volturno, la principale struttura difensiva della città, al cui nucleo originario, probabilmente dell' XI secolo, si sono aggiunte nei secoli numerose strutture, e che fu sequestrato nel novembre del 2019 a causa del crollo di una porzione perimetrale. Per questa struttura la Soprintendenza ha compulsato il Comune, che, a seguito di una procedura «in danno», ha cominciato le operazioni di recupero. Sulla cinquecentesca chiesa dell'Annunziata di Capua, si è dovuto, invece, intervenire in somma urgenza in quanto stavano crollando i cornicioni e parte della copertura, completamente degradata. Per questi lavori la Soprintendenza ha, comunque, ottenuto dal ministero un finanziamento di 230mila euro. Anche per l'abbazia di Santa Maria della Ferraria, nel comune di Vairano Patenora, fondata nel 1179 come filiazione dell'abbazia di Fossanova nel Lazio, nella linea dell'abbazia di Clairvaux, è stata fatta richiesta di interventi urgenti al Comune di Vairano, a cui va il compito di effettuare i restauri. Per la Basilica di Sant'Angelo in Formis, si stanno per mettere in atto interventi «in danno» verso i proprietari di alcuni edifici situati a ridosso di mura che potrebbero essere, secondo lo stesso soprintendente, di epoca bizantina. Fondi regionali sono stati individuati, poi, per effettuare opere, anche qui non più derogabili, sul torrione del castello normanno di Alife, in pessime condizioni, a seguito della caduta della cerchiatura realizzata alla fine dell'Ottocento. Ma pure in questo caso la Soprintendenza non esclude il coinvolgimento del Comune e di privati. Su Casertavecchia, monumento nazionale per decreto del Presidente della Repubblica, Pagano promette controlli più puntuali e dettagliati. Insomma, tolleranza zero verso abusi e illeciti è il nuovo corso della Soprintendenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA