Un gruppo di ladri cosmopolita era specializzato in furti di rame da depositi, aree dismesse e cavi elettrici lasciati incustoditi in cantieri edìli. Ben specializzata, la neo «banda Bassotti» era andata avanti per mesi, fino a quando è stata sorpresa in flagranza dalle forze dell'ordine. La gang era formata da cinque uomini e una donna: tre di origine rumena, un italiano, una ucraina e un pakistano. L'italiano percepiva anche il reddito di cittadinanza e «arrotondava» con qualche chilo il rame rubato. A capo della gang c'era probabilmente, però, l'unica donna della squadra, con precedenti penali alle spalle e un lungo curriculum di colpi e denunce. Tutti, sono stati fermati mentre erano intenti a rubare l'oro rosso da uno stabilimento dismesso lungo via Appia, nell'agro del comune di Maddaloni. E così, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Maddaloni, insieme a quelli della locale stazione e a quelli della stazione di Grazzanise, hanno denunciato in stato di libertà sei persone, ritenute responsabili di tentato furto aggravato e possesso ingiustificato di attrezzi utilizzati per sfasciare e aprire depositi.
Il gruppo stava utilizzando per il furto due autovetture, una era destinata al trasporto della refurtiva, l'altra fungeva da vedetta.
Tutti i fermati, sottoposti a perquisizione, sono stati trovati in possesso di attrezzi e arnesi da scasso.