CASERTA - Messaggio di poche parole, ieri, al clero casertano da monsignor Gianni Vella, vescovo vicario di Caserta, per annunciare ufficialmente che il vescovo eletto, sua eccellenza Pietro Lagnese, farà il suo solenne ingresso in città per insediarsi sulla Cattedra Diocesana il 20 gennaio prossimo. La data coincide con la ricorrenza di San Sebastiano, primo patrono con Sant’Anna del capoluogo, festività anche civile che consentirà ampia partecipazione della popolazione all’evento nel rispetto delle norme anticovid. La notizia della destinazione del nuovo Pastore da Ischia a Caserta era stata data il 19 dicembre scorso da sua eccellenza Tommaso Caputo, amministratore apostolico diocesano dalla morte di monsignor Giovanni D’Alise. «Prepariamoci con gioia ad accogliere il nuovo pastore - dice monsignor Caputo -. Comincia un nuovo cammino per Caserta sulla scia dell’impegno del vescoco D’Alise, andato via troppo presto».
LA RIUNIONE
Monsignor Pietro Lagnese, vescovo eletto sarà vescovo effettivo dalla data del suo ingresso in città.
LE VISITE
Le prime due visite ufficiali volute dal nuovo vescovo già rappresentano una chiara presentazione della sua personalità: la vicinanza compartecipe con gli ammalati e con chi li assiste, soprattutto nel particolare momento di pandemia che ancora si vive, e la solidarietà con chi patisce vita disagiata e apprezzamento per coloro che si sforzano di alleviarla. Questo il fare sacerdote, parroco e vescovo del conterraneo sua eccellenza Pietro Lagnese che è nato a Vitulazio, ordinato sacerdote nel 1986 è stato da quella data e fino al 2013 parroco di Santa Maria dell’Agnena della sua città, 27 anni caratterizzati da fervore cristiano e di dedizione sociale, nel 2013 la nomina a vescovo di Ischia. «Duc in Altum» è il motto della suo stemma episcopale che dal 20 gennaio sarà innalzato alla facciata della chiesa cattedrale di Caserta, significa «prendere il largo», quindi «diamoci da fare, gettiamo le reti» come il pescatore di Galilea faceva obbedendo al Signore. Nello stemma il cappello prelatizio con cordoni a sei fiocchi, una colomba e una stella, il monogramma greco che sta per Kristos. «Don Pietro», così è stato chiamato sempre a Vitulazio, così a Ischia, così sarà a Caserta dove la figura semplice, affabile di giovane sessantenne è già nota fra tanti che hanno avuto occasione di conoscerlo. Entusiasmo anche a Vitulazio, 25 chilometri dal capoluogo, dove già moltiplicano gruppi che vorranno intervenire all’arrivo a Caserta.