Liberi e gli otto paesi senza Covid,
«E' la rivincita dei borghi»

Liberi e gli 8 paesi senza Covid, «E' la rivincita dei borghi»
Liberi e gli 8 paesi senza Covid, «E' la rivincita dei borghi»
di Marilù Musto e Lorenzo Applauso
Mercoledì 24 Marzo 2021, 22:10 - Ultimo agg. 22:37
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C’era una volta la zona rossa in tutta Italia e c’erano i nove Comuni della provincia di Caserta con contagi a quota zero. Su nove, ben otto sono del massiccio del Matese. Dimenticati, isolati, abbandonati dai giovani che preferiscono andare oltreconfine «staccando» le radici dal luogo che li ha cresciuti, ora i piccoli borghi tornano al centro della scena in maniera positiva.

IL RISULTATO
È la loro rivincita contro lo spopolamento. Ma qual è la ricetta? «Tamponi ogni settimana agli impiegati comunali e ai dipendenti della farmacia comunale», risponde il sindaco di Liberi, Antonio Diana. Il primo cittadino spiega che tutti alternano test sierologici a tamponi molecolari. La conclusione del monitoraggio costante è l’abbattimento di ogni possibilità di contagio. E poi, la mancanza di assembramenti e la mascherina, si confermano comportamenti e presidi determinanti per combattere il Covid-19.

L’ELENCO
Liberi, Prata Sannita, Ailano, Ciorlano, Fontegreca, Pratella, San Gregorio, Raviscanina e Pontelatone sono le città «immuni» al virus letale. Probabilmente, anche la posizione geografica aiuta. Dei comuni più «bassi» dalla fascia pedemontana del Matese, Pontelatone - dopo il cluster di qualche settimana fa - sembra essere un comune a contagi zero.

Le uniche armi per combattere il virus e le sue varianti sono la mancanza di assembramenti e l’igiene continua. E ieri, a Liberi, pochissime erano le file davanti ai negozi per alimentari; una pattuglia dei carabinieri in mattinata, inoltre, presidiava la strada principale, davanti al distributore di carburante Ewa. Nata come Villa Schiavi, borgo alle dipendenze dell’Abbazia benedettina di San Salvatore Telesino, Liberi è «libera» di nome e di fatto.

IL SINDACO
«Qui ci sono cittadini virtuosi - continua il sindaco Diana - le persone hanno capito che non si scherza su questi temi, basta una riunione di famiglia e parte la diffusione. Poi c’è da dire che qui si vive spesso in campagna, isolati. In linea di massima i residenti cercano di non uscire, usano tutti la mascherina. E per questo li ringrazio».

IL CASO CAIAZZO
Non può dire lo stesso Caiazzo, comune non lontanissimo dai luoghi senza il virus della provincia, ma molto più vicina a Caserta, dove anche molti cittadini si riversano per motivi vari. Guardando il report di qualche giorno fa dell’Asl, Caiazzo ha ben 40 contagiati, ovviamente già in isolamento. Quindi, le località senza casi restano nove. Non serve fortuna, ma sono necessari comportamenti attenti.

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