Live Mesolella
e la chitarra «insanguinata»

Live Mesolella e la chitarra «insanguinata»
di Angela Lonardo
Giovedì 30 Marzo 2017, 20:11
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Ha festeggiato lo scorso anno le nozze d'oro con la sua chitarra, una Gibson Chet Atkins con corde di nylon e manico stretto. Non un «semplice» strumento musicale per Fausto Mesolella, ma la compagna di un'intera vita, così fondamentale e familiare da avere perfino un nome: «L'Insanguinata». A battezzarla così fu l'amico e collega Samuele Bersani per via di quella colorazione rosso sangue che tradisce l'anima della grande combattente. È ancora una volta accompagnandosi a lei che il musicista casertano si esibirà nella sua città.

Si stenta quasi a crederlo, eppure il percorso nella musica di Mesolella ha preso inizio da autodidatta ed è proseguito nello stesso modo. L'ascolto di un 45 giri dopo l'altro, il talento, la pratica, la passione, lo hanno reso il migliore maestro di se stesso. Ha trovato i primi accordi da solo e da solo ha continuato, riuscendo a creare un suono personale e riconoscibilissimo.
 
 

Gli anni Ottanta sono quelli della formazione degli Avion Travel, in seguito Piccola Orchestra Avion Travel, con cui nel 98 vince il festival di Sanremo grazie al brano «Dormi e sogna». In questi anni, anche fuori dallo storico gruppo di Terra di Lavoro, Mesolella ha attraversato la nostra musica più o meno leggera, lasciando un segno importante con la sua chitarra, soprattutto l'acustica. Artista eclettico, è autore di pezzi come «Una ragione di più» di Ornella Vanoni (composta insieme a Franco Califano), senza dimenticare le canzoni scritte e suonate con Andrea Bocelli, Paolo Conte, Fiorella Mannoia, Maria Nazionale, Nada. Con quest'ultima la collaborazione prosegue ancora oggi: i due sono impegnati con lo spettacolo «Musica leggera da camera», che ha fatto tappa di recente a Parigi. Alla guida di uno dei festival musicali più belli della penisola, il «Bianca D'Aponte», Mesolella ha portato avanti la sua carriera da solista con «Dago Red», disco in compagnia di Raiz degli Almamegretta con cui ha vinto la Targa Tenco nel 2014 per gli album dialettali. Recentissima l'evoluzione in «dicitor cantante»: in «Canto Stefano» ha messo in musica le poesie di Stefano Benni cimentandosi nel canto e nella recitazione.