Lo Uttaro, adesso spunta l'ipotesi di un impianto per smaltire i pannolini

Annuncio a sorpresa in consiglio comunale: "Fondi per 10 milioni"

Lo Uttaro, adesso spunta l'ipotesi di un impianto per smaltire i pannolini
di Daniela Volpecina
Martedì 14 Marzo 2023, 07:40 - Ultimo agg. 12:35
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Il futuro dell'area Lo Uttaro ha monopolizzato quasi interamente la seduta di consiglio in programma ieri pomeriggio nel capoluogo. A innescare il dibattito in aula una mozione presentata dai consiglieri di opposizione Raffaele Giovine, Romolo Vignola e Clemente Fusco per chiedere la revoca della delibera numero 23 del 2022 con la quale l'amministrazione annunciava di voler localizzare, nell'ex mattatoio di viale Edison, due siti per il trattamento e il riciclo degli imballaggi in plastica, acciaio, alluminio e vetro.

Un progetto che peraltro non ha ottenuto i fondi del Ministero. L'amministrazione ha risposto però con un annuncio a sorpresa: la realizzazione di un impianto per il trattamento e il recupero di prodotti assorbenti, proprio nell'area Lo Uttaro, gestito da una società interamente pubblica.

La proposta, lanciata dai capigruppo di maggioranza, è stata illustrata dall'assessora all'ambiente, Carmela Mucherino. Si tratta di un processo ambientale di economia circolare che prevede lo smaltimento di 5mila tonnellate all'anno di pannolini, pannoloni e assorbenti con il recupero dei materiali plastici e della cellulosa. Un intervento per il quale il Comune ha ottenuto un finanziamento statale di 10 milioni.

«Caserta dice Mucherino - conferma di non voler realizzare impianti impattanti in un'area fortemente violata come Lo Uttaro, per questo ha valutato la possibilità di localizzare qui un impianto esclusivamente meccanico che consentirà di risparmiare per ogni tonnellata di rifiuto trattato circa 195 metri cubi annui di materiale in discarica e di abbattere 61.800 chili di emissioni di anidride carbonica in atmosfera».

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La città produce in media 2.500 tonnellate di pannolini all'anno alle quali occorre aggiungere altre duemila tonnellate circa prodotte da ospedali, case di riposo, Rsa, asili nido. Smaltire una tale quantità costa al Comune 200 euro a tonnellata per un totale che sfiora il milione di euro. Con l'impianto, secondo il Comune, sarà possibile ottenere anche un risparmio della Tari. Da qui la mozione urgente per impegnare sindaco e giunta a effettuare indagini preliminari integrative ambientali del suolo e del top soil all'interno del lotto di proprietà del Comune, in località Lo Uttaro, che confermino che i suoli sono idonei ai fini industriali e quindi non inquinati o da bonificare. Ciò anche alla luce dei due finanziamenti, di 6,5 e di 3,8 milioni di euro, ottenuti dal Comune per la messa in sicurezza permanente dell'ex discarica Ecologica meridionale e della discarica nuova Lo Uttaro. Un documento accolto con perplessità dai consiglieri di opposizione preoccupati all'idea che con questa mozione il Comune potesse aprirsi un varco per il biodigestore in zona Lo Uttaro. E ciò perché in un passaggio il testo riporta che «nel Sad Caserta possono essere realizzati tutti gli impianti rientranti nella Tassonomia Ue classificabili come ecosostenibili», tra i quali rientra anche il biodigestore.

Al riguardo però il sindaco Carlo Marino ha fatto notare che «Caserta non ha più bisogno di diventare autonoma sul piano della gestione della frazione organica dei rifiuti in virtù del fatto che l'Eda si sta già organizzando in tal senso». Quasi a dire che il Comune non ha più interesse a realizzare il biodigestore anaerobico. La mozione di Giovine, dopo un dibattito durato quasi 4 ore, è stata bocciata dalla maggioranza. Il testo dei capigruppo dovrà invece tornare in aula presumibilmente con qualche modifica.

La seduta si era aperta con le dimissioni del consigliere Gianpiero Zinzi (Lega), che ha deciso di lasciare, come anticipato da "Il Mattino", per la concomitanza degli impegni in Parlamento. «Lascio il consiglio ma non la città. La mia voce critica ma propositiva continuerà ad essere di supporto all'attività dei consiglieri. Il mio lavoro per Caserta in Parlamento sarà ancora più forte». «Sono certo dice Marino che Zinzi lavorerà bene e sarà in grado di fornire alla città un importante supporto per risolvere i problemi del territorio». Al suo posto subentrerà l'avvocato Elio Di Caprio, primo dei non eletti della lista di Fi che nel frattempo ha aderito alla Lega. Con l'interruzione della seduta intorno alle 20,30 per mancanza del numero legale, è stata rinviata la discussione di tutti gli altri argomenti all'ordine del giorno.
 

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