Terrazze «chiuse» ma abusive:
scattano 20 sequestri a Maddaloni

Terrazze «chiuse» ma abusive: scattano 20 sequestri a Maddaloni
di Giuseppe Miretto
Sabato 16 Maggio 2020, 08:21 - Ultimo agg. 21 Marzo, 00:44
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Infrazioni rilevate anche nei mesi difficili di marzo e aprile. Il Coronavirus e il lockdown hanno fermato tutto tranne l'abusivismo edilizio a Maddaloni. Anzi, i casi sono aumentati, come rileva il report mensile della Polizia Municipale competente del «settore territorio, urbanistica ed edilizia»: quattro interventi per altrettanti abusi edilizi, trasformati in atti di sospensione o sequestro delle attività, sono stati segnati alla Procura della Repubblica. L'«edilizia fantasma» non conosce limiti: bloccato lo stenditoio costruito senza autorizzazione. Si tratta di terrazzi che vengono «chiusi», ma anche pergolati (classificati come arredo esterno) trasformati in strutture permanenti senza i requisiti antisismici; sopraelevazioni senza permesso e un sottotetto trasformato in abitazione. Sembra abusivismo minore. Invece, è la punta di un iceberg.

Ogni sei mesi, sotto il controllo della Procura della Repubblica, c'è una raffica di sequestri. Così, in appena due anni, i numeri fanno impressione. Gli agenti della Polizia Municipale hanno imposto sigilli per circa 20 stenditoi abusivi.

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Oltre 15 sono i sottotetti trasformati in mansarde confortevoli. Non si contano le volumetrie tecniche (ripostigli, depositi, terrazze, steditoi, sottotetti, soffitte), ovvero servizi ausiliari alle zone residenziali, resi abitabili e inglobati nelle abitazioni di pertinenza. Non mancano le segnalazioni su rimessaggi di Tir allestiti su piazzali non a norma. In sintesi, grazie alle ricostruzioni storiche, relative alle trasformazioni non autorizzate degli edifici, è questa la forma di abuso più praticata. Ha superato quota 250 pure il numero dei capanni degli attrezzi, ruderi generalmente di campagna, ex stalle e capannoni trasformati nel tempo in civili abitazioni. «Sarebbe riduttivo spiega il vicesindaco Gigi Bove- parlare di contrasto all'abusivismo.

È invece lotta all'elusione dell'Imu e dei principali tributi comunali come certificato dall'Agenzia del Territorio attraverso i controlli aerei».

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L'appuntamento, che tiene qualcuno con il fiato sospeso, è per l'estate quando riprenderanno i voli di aggiornamento delle aerofotogrammetria dell'area residenziale. Dal completamento della cartografia digitale, necessaria per il nuovo Puc, sarà completato l'elenco delle «case fantasma» e degli abusi. Nell'attesa, la Polizia Municipale lancia un nuovo servizio: la «sicurezza urbana integrata»: il Nucleo operativo della Protezione Civile viene inglobato nel Comando Vigili Urbani. Sarà il capitano Nicola Della Peruta a coordinare un servizio, che si avvale dell'impegno dei volontari e della società civile, finalizzato prevalentemente alla «tutela dell'incolumità dei cittadini, della sicurezza urbana, servizio antincedio, attività di ausilio ai Vigili del Fuoco, protezione da eventi meteo avversi». «Nel nuovo modello di sicurezza urbana spiega il capitano Della Peruta- va interpretato, secondo norma, anche a tutto quanto afferisce alla vivibilità e al decoro delle città». Per questo i volontari, assisti dai vigili urbani, sono impegnati in servizi domiciliari. 

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