Crisi politica a Marcianise,
la maggioranza al test bilancio

Crisi politica a Marcianise, la maggioranza al test bilancio
di Franco Agrippa
Martedì 30 Luglio 2019, 11:00
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Si inasprisce il confronto tra una parte della maggioranza e il sindaco Antonello Velardi in vista della decisiva seduta di consiglio comunale prevista per questa sera, in cui si dovranno approvare l'assestamento generale e gli equilibri di bilancio.

Dopo la nota inviata dagli assessori al primo cittadino con la quale hanno rassegnano le dimissioni rimettendo il mandato nelle sue mani e la risposta dello stesso Velardi che li ha invitati a restare fino al chiarimento del quadro politico, il clima non appare certamente disteso. Prova ne è l'assenza di ben sette consiglieri alla riunione di maggioranza convocata dal sindaco sabato mattina.
 
È poco chiaro se la fronda sia rappresentata dai sette delegati che hanno disertato l'incontro o da nove, comprendendo tutti quelli del Pd (Raffaele Guerriero, Antimo Rondello, Gennaro Laurenza, Lorenzo Gaglione e Telia Frattolillo), i rappresentanti di Campania in Movimento, Luciano Buonanno e Tommaso Acconcia, la consigliera di Campania Libera, Maria Di Lernia e l'indipendente Enzo Galantuomo. Ieri mattina, a firma dei tre segretari di queste forze di maggioranza Angelo Raucci (PD) Alessandro Tartaglione (Campania Libera) Emanuele Tartaglione (Campania in Movimento) è stato diffuso un comunicato in cui si cerca di spiegare l'attuale situazione politica e le condizioni per continuare l'esperienza amministrativa.

«A una settimana dall'invio di una richiesta ufficiale afferma il comunicato - da parte di 9 consiglieri comunali di un maggiore coinvolgimento dei gruppi politici nell'attività amministrativa, peraltro già sollecitato in una precedente riunione tenutasi circa 20 giorni fa, le uniche risposte ottenute da parte del sindaco sono stati tatticismi e delegittimazione che non favoriscono un sereno e costruttivo dibattito politico». Si fa riferimento a una nota che sarebbe stata inviata a Velardi, firmata dai nove consiglieri comunali e dai segretari, in cui si chiedeva una svolta nelle politiche amministrative e l'azzeramento dell'esecutivo. «L'ostinata volontà del sindaco continua ancora la nota dei segretari - di continuare con azioni provocatorie tendenti a soffocare la naturale richiesta di partecipazione dei soggetti politici che sostengono la maggioranza di governo, ci induce a riflettere. Non sono più accettabili metodi basati sull'offesa, sulla mistificazione e sulla denigrazione di soggetti politici che hanno come unica colpa quella di chiedere, per senso di responsabilità, un maggiore coinvolgimento nell'azione amministrativa. La programmazione delineata in campagna elettorale è stata finora in gran parte disattesa.

I ritardi stanno determinando l'aggravarsi di tante problematiche che dovrebbero, invece, essere poste al centro del dibattito. Consapevoli che senza una profonda, convinta e convincente svolta nelle politiche amministrative si può solo danneggiare una città che ha bisogno di essere governata con efficienza e senza annunci demagogici. I gruppi politici ribadiscono che senza l'apertura formale della crisi politica, risulterà difficile ritrovare un senso per continuare questa esperienza amministrativa». Affermazioni che non precludono alcuna soluzione della crisi anche se il tempo a disposizione si riduce sempre di più. La risposta, quindi, è affidata alla seduta del consiglio di questa sera, in cui l'amministrazione Velardi dovrà superare ancora una volta una prova impegnativa come l'adozione degli equilibri e l'assestamento generale di bilancio. In caso di mancata approvazione, infatti, ci sarebbe l'applicazione della procedura del commissariamento dell'ente.
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