Mare nero, regi lagni sotto accusa:
sindaci a rapporto all'Osservatorio

Mare nero, regi lagni sotto accusa: sindaci a rapporto all'Osservatorio
di Vincenzo Ammaliato
Giovedì 13 Giugno 2019, 11:39
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I trenta sindaci del comuni che scaricano i reflui nei regi Lagni sono stati convocati, per questa mattina, nella sede della Provincia di Caserta dall'Osservatorio permanente per la tutela del mare domiziano. L'obiettivo è cercare di capire insieme la natura dell'onda nera che ha colpito lo scorso fine settimana la costa.

Fra questi ci sarà sicuramente il neo primo cittadino di Castel Volturno, Luigi Petrella, che già si trova alle prese con una prima emergenza piuttosto impegnativa e che sin dal giorno successivo l'elezione è sceso in campo per fare chiarezza sul fenomeno che ha rovinato l'acqua in un tratto di mare a Castel Volturno. Sabato e domenica le acque del mare si sono trasformate rapidamente da cristalline a torbide, passando da un colore naturale a verde petrolio. E la pessima condizione è durata almeno fino a domenica sera, creando problemi di carattere economico al comparto turistico dell'area, ma soprattutto preoccupazione per la salute pubblica. Numerosi i bagnanti quando si sono resi conto del pessimo aspetto della condizione del mare che hanno chiesto il rimborso del noleggio delle attrezzature da spiaggia ai gestori dei lidi; molti altri, invece, sono andati via indignati.

 
Il neo sindaco di Castel Volturno non ci sta e minaccia subito rappresaglie nei confronti dei responsabili, nonché nei mancati interventi tempestivi di chi dovrebbe controllare e prevenire un disastro ecologico del genere. «Ho inviato una richiesta ufficiale alla procura di Santa Maria Capua Vetere per un incontro racconta Luigi Petrella e spero di essere ricevuto presto per essere informato sulle azioni che gli inquirenti stanno adottando per arginare un problema antico che è quello degli scarichi dei reflui non depurati, ma anche dell'ultima emergenza creata da qualcuno lo scorso in settimana». Petrella non crede alla condizione meteorologica, che passando rapidamente dal freddo di maggio alle temperature calde di giugno avrebbe fatto proliferare le alghe e quindi intorbidire le acque. «Ho informazioni da più parti e da diversi soggetti più o meno esperti denuncia il neo sindaco - che il problema viene sempre dagli scarichi dei Regi Lagni, sia da quelli illegali, sia da quelli che passano per gli impianti dei depurazione, evidentemente non trattati adeguatamente. Condizioni del genere non saranno più tollerate da Castel Volturno, che in quanto a valle del canale si trova a ricevere un inquinamento prodotto da altri. È arrivato il momento che ognuno si prenda le sue responsabilità. Per questo è importante l'incontro alla provincia coi sindaci del territorio. Per capire chi sta da una parte, chi dall'altra».
Tuttavia, il tema del mare domiziano e la sua risorsa in termini economici sembra non interessare più di tanto i territori non costieri. Non per niente, sono ancora molti gli enti pubblici che scaricano nel canale dei Regi Lagni senza essere collegati ai depuratori, e quindi facendo arrivare i reflui direttamente a mare senza alcun trattamento. Si tratta di pratiche illegali, ma sulle quali le istituzioni non sono mai intervenute in maniera decisa. Chissà si possa finalmente cambiare registro e iniziare con una cultura del rispetto dell'ambiente, nell'interesse di tutti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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