I lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli hanno raggiunto questo pomeriggio il carcere di Santa Maria Capua Vetere in occasione della visita del presidente del Consiglio Mario Draghi e della ministra della Giustizia Marta Cartabia.
La decisione di raggiungere il penitenziario casertano è stata presa al termine di un'assemblea svolta oggi nella fabbrica di via Argine contestualmente al tavolo al Mise, nel corso del quale l'azienda ha annunciato l'avvio delle procedure di licenziamento. La polizia controlla il presidio dei lavoratori nel piazzale antistante il carcere, distanti dall'entrata.
La delegazione di operai ha poi bloccato la circolazione stradale lungo la statale Appia. Gli operai cantano l'inno di Italia. Agli agenti intervenuti in assetto antisommossa hanno urlato: «Togliete i caschi e protestate con noi».
Alla fine il premier ha incontrato la delegazione di operai Whirlpool, discutendo con loro della crisi dell'azienda.
«Draghi ci ha detto che la decisione della Whirlpool di avviare la procedura di licenziamento per i dipendenti dello stabilimento di Napoli rappresenta un 'grave e inaccettabile sgarbo istituzionale'». Così il segretario della Uilm Campania Antonello Accurso al termine dell'incontro con il premier Mario Draghi avuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere assieme agli altri due sindacalisti Raffaele Apetino (segretario Fim-Cisl Campania) e Rosario Rappa (Fiom-Cgil Napoli).«Il Presidente del Consiglio - ha aggiunto Accurso - si è impegnato a trovare una soluzione industriale alla vertenza, assicurando che si impegnerà personalmente».