Mensa: refettorio solo in 13 scuole mangiano in classe gli altri alunni

Le scuole non hanno locali da adibire a refettorio

Una mensa a Caserta
Una mensa a Caserta
di Daniela Volpecina
Mercoledì 1 Febbraio 2023, 08:12
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Mensa scolastica, a Caserta solo tredici plessi su trentatrè hanno un refettorio attivo. Negli altri venti, il pasto viene consumato in classe. Ciò perché non esiste un locale che possa essere destinato a questo servizio oppure perché magari il locale c'è ma è stato destinato ad altre funzioni quali palestre, laboratori se non addirittura aule.

È questo il quadro che emerge dall'analisi condotta nell'ultimo mese dall'assessorato comunale alla Pubblica istruzione.

Sul tema gli uffici del Comune hanno inviato ai dirigenti scolastici ben due lettere, la prima è stata inviata a fine dicembre mentre l'altra è partita ieri mattina, per avere qualche dettaglio in più sui singoli casi.

«Alla prima lettera non ha risposto nessuno fa notare l'assessore Enzo Battarra speriamo con questo sollecito di poter ottenere le risposte necessarie in tempi brevi. Abbiamo bisogno infatti di capire quali sono i plessi completamente sprovvisti del refettorio e quali quelli invece in cui i locali ci sono ma non sono utilizzati e andrebbero ripristinati. Durante il periodo dell'emergenza Covid infatti molte scuole hanno eliminato il refettorio per ragioni di natura igienico-sanitaria, altre per ingrandire le aule come richiesto dalle circolari ministeriali in quella fase, altre per ragioni organizzative o strutturali. Solo dopo aver ottenuto queste informazioni potremo valutare il da farsi e intervenire concretamente, individuando spazi laddove possibile o creandone di nuovi in tutti gli altri casi. Per far ciò c'è bisogno della piena collaborazione del mondo della scuola. I dirigenti devono fare la loro parte e attivarsi per rendere i refettori agibili, laddove possibile, oppure indicando gli eventuali spazi o luoghi che potrebbero essere utilizzati per il servizio mensa. L'obiettivo è fare in modo che tutti gli istituti scolastici in cui è previsto il tempo pieno possano disporre di un refettorio. Un obiettivo che in questo particolare momento storico potremmo realizzare intercettando i fondi del Pnrr. Da sottolineare infatti che proprio nell'ambito di questo piano siamo già riusciti ad ottenere l'ammissione al finanziamento per ben tre progetti relativi alle mense scolastiche. Nel dettaglio si tratta di un importo di 700mila euro per realizzare un refettorio nella primaria Ruggiero nel quartiere Acquaviva, 690mila euro per l'adeguamento degli impianti della mensa già esistente alla primaria Lorenzini in viale Cappiello, 193mila euro infine per creare uno spazio dedicato al servizio di refezione nella scuola primaria Collecini di via Fabricat nella frazione di Puccianiello. Si tratta naturalmente soltanto di un primo step conclude l'assessore Battarra - siamo fiduciosi infatti che possano aprirsi nuove opportunità che ci consentiranno di potenziare il servizio per tutti gli studenti».

Su una popolazione studentesca di circa seimila alunni, distribuiti tra plessi dell'infanzia, della primaria e della secondaria di primo grado, a Caserta sono circa 1.600 quelli che in media usufruiscono della ristorazione, oltre naturalmente ad una rappresentanza di docenti e personale socioassistenziale eventualmente presente a supporto di studenti con disabilità.

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Tra i plessi che dispongono già del refettorio ci sono prevalentemente le scuole dell'infanzia, tra queste quelle di via Roma (Lombardo Radice), corso Giannone (De Amicis ma solo il lotto B), viale Cappiello (Lorenzini), viale delle Querce al Parco degli Aranci (don Milani), delle frazioni di Puccianiello, Casolla, Santa Barbara, del terzo circolo didattico in via Benevento. E ancora la primaria di via Rossini a Centurano (ma solo per le classi del primo turno), quella di via Roma e quella di viale Cappiello. Su tutte le altre campeggia al momento un grande punto interrogativo e anche una serie di dubbi che il Comune spera di dissipare al più presto.
 

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