Mensa scolastica gratuita, c'è il ticket per 240 famiglie

Cresce il numero delle famiglie che potranno beneficiare dell'esenzione: lo stabilisce una delibera di giunta

Una mensa scolastica
Una mensa scolastica
Lunedì 14 Novembre 2022, 08:25 - Ultimo agg. 12:01
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Refezione scolastica, cresce il numero delle famiglie che potranno beneficiare dell'esenzione. A sancirlo è una delibera di giunta approvata nel pomeriggio di venerdì. Alle iniziali 190 - con reddito Isee inferiore ai quattromila euro annui - ne sono state aggiunte infatti altre cinquanta in possesso dei requisiti previsti dal regolamento. Si tratta, nel dettaglio, di nuclei familiari con disagi economici che in qualche caso avevano presentato in ritardo la domanda di esonero. Oltre la metà di questi bambini sono stranieri, in prevalenza di nazionalità ucraina, giunti a Caserta dopo lo scoppio del conflitto nel febbraio scorso.

Un provvedimento che costerà all'Ente circa 4mila euro in più al mese (la media è di ottanta euro per ogni bambino) da coprire attingendo al fondo di riserva.

Complessivamente saranno quindi 240 gli alunni che saranno esonerati dal ticket mensa su una platea complessiva di circa 1.600 bambini. A sollecitare l'amministrazione su questo tema, dopo aver consultato l'Ufficio di contrasto alla povertà, era stato il consigliere Gianni Comunale, che già nel precedente anno scolastico si era speso per allargare le maglie del regolamento così da consentire ad una quota maggiore di famiglie di accedere al beneficio.

«Nessuno deve essere lasciato indietro ha dichiarato al riguardo il consigliere in un Paese civile è inaccettabile sentire di bambini che non possono accedere al pasto. Si tratta di un diritto imprescindibile di cui il Comune deve farsi carico. L'obiettivo del provvedimento va proprio in questa direzione. Intercettare le famiglie in difficoltà e intervenire con gli strumenti idonei per contrastare questo malessere». Sarà obbligatorio a partire da giovedì prossimo intanto l'impiego del kit che il Comune sta distribuendo in queste ore nelle scuole primarie e secondarie di primo grado. Si tratta di piatti e stoviglie riutilizzabili che ciascun alunno dovrà portare con se nello zaino ogni giorno e lavare a casa dopo l'uso. Una decisione che ha sollevato non poche polemiche tra le famiglie. In particolare è stato contestato il fatto che nel kit non è più prevista l'acqua ma solo una borraccia che i bambini potranno riempire a casa oppure nei lavandini dei bagni a scuola.


Alle osservazioni delle famiglie ha replicato l'assessore al ramo, Enzo Battarra, precisando che «nel capitolato di appalto l'erogazione dell'acqua non è mai stata prevista. Fino ad oggi la distribuzione delle bottigline è stata una iniziativa spontanea della ditta per venire incontro alle famiglie in un momento di difficoltà legato alla pandemia. Il kit nasce per scoraggiare la dispersione della plastica nell'ambiente e promuovere un percorso ecosostenibile. Premesso ciò abbiamo già provveduto ad inviare una lettera dettagliata a tutti i dirigenti scolastici per informarli sul nuovo sistema e li abbiamo invitati a raccogliere le eventuali osservazioni che arriveranno dalle famiglie per poter fornire loro tutte le risposte del caso».
dan.vol.
 

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