Meteo e mare contro, i bagnanti
scappano dalla costa domiziana

Meteo e mare contro, i bagnanti scappano dalla costa domiziana
di Vincenzo Ammaliato
Martedì 25 Giugno 2019, 12:00
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CASTELVOLTURNO - Bizze di un meteo mai così imprevedibile in passato come in questa stagione calda e costante variabilità dell'aspetto del mare, che si presenta a giorni alterni, a volte cristallino, a volte torbido. Questi gli elementi dell'estate 2019 per la costa Domiziana che stanno caratterizzando in maniera negativa soprattutto le presenze di bagnanti sugli oltre centocinquanta lidi della parte Sud del litorale, a Castel Volturno.

Il calo di turisti mordi e fuggi è netto e il comparto accusa perdite considerevoli rispetto agli ultimi anni, quando registrava invece costanti trend in salita sostenuti dalla qualità delle acque del mare che andava sempre migliorando. Ma cosa è successo all'acqua che bagna la costa casertana in questo 2019 che soprattutto dal lunedì al sabato lascia semivuote le spiagge casertane e poi la domenica solo in poche strutture fa registrare il sold out?
 
Certo delle responsabilità è Marcello Giocondo, presidente regionale del Sindacato italiano balneari e titolare di un lido a Pescopagano. Secondo lui da una parte si è sviluppata una psicosi nei bagnanti sull'acqua sporca, evidentemente ingiustificata perché le doppie analisi eseguite d'emergenza dall'agenzia regionale della protezione ambientale hanno certificato la balneabilità del mare casertano; dall'altra, invece, Giocondo punta il dito in maniera diretta verso tutti quegli amministratori pubblici che hanno il compito istituzionale di gestire il ciclo integrato delle acque in Campania e che non svolgono in pieno il proprio dovere, anzi: «Sono degli inetti, incapaci di gestire un settore strategico come la depurazione delle acque tuona il presidente Giocondo, che poi anticipa e che saranno direttamente dal sottoscritto denunciati singolarmente alla procura della Repubblica, come già fatto nel 2009 quando dai depuratori di Cuma fuoriuscirono miasmi non depurati per alcuni giorni, creando una situazione di psicosi molto simile a quella che stiamo vivendo questa estate». Dopo quell'episodio 2009, cui fa riferimento il responsabile del Sib, la procura di Santa Maria Capua Vetere sequestrò i tre impianti di depurazione che si trovano sul canale dei Regi Lagni nel territorio casertano, nominò dei gestori e emanò anche alcune ordinanze di carcerazione per i dirigenti degli allora gestori, con l'accusa di disastro ambientale.

«Non è possibile denuncia Giocondo che nessuno paghi per il fallimento del ciclo integrato delle acque campane. Dei responsabili ci sono e il mio sindacato li denuncerà a breve uno per uno». La qualità delle acque del mare è fondamentale per una città come Castel Volturno che ha una costa lineare, sabbiosa, accessibile e con un'area metropolitana a ridosso. L'inquinamento marino è stata la principale causa dell'abbandono delle case estive negli anni'80, occupate poi da un esercito di disperati. Se migliorasse il mare, l'intera area recupererebbe senza ulteriori investimenti di risorse pubbliche, in maniera naturale. Ma le istituzioni responsabili pare non siano ancora mature per comprendere la portata del fenomeno, e consentono che miasmi non depurati finiscano costantemente a mare. In attesa di eventuali risvolti giudiziari, mentre ieri la strada Domiziana negli orari di punta era un unico serpentone d'auto, lungo quaranta chilometri, le spiagge non erano affollate come negli anni precedenti. E gli autisti delle autovetture ferme nel traffico? Raggiungevano, o tornavano dalla giornata di mare sulla lontana e piuttosto cara costa pontina.
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