Microcriminalità, rione Acquaviva blindato: tre denunce per droga e 53 multe

Posti di blocco con sei pattuglie e 20 militari in strada

Il quartiere Acquaviva
Il quartiere Acquaviva
Marilu Mustodi Marilù Musto
Domenica 26 Marzo 2023, 16:14 - Ultimo agg. 20:18
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Tre persone denunciate per detenzione di droga e possesso di documenti di guida falsi, 53 contravvenzioni e 18 veicoli sequestrati. Arriva la controffensiva dei carabinieri della compagnia di Caserta a rimettere ordine del rione Acquaviva, dove nelle ultime settimane è successo di tutto: dall’incendio di un’auto alla distruzione della casetta dei libri che rappresentava un piccolo angolo di cultura in un quartiere difficile.

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Negli ultimi mesi sono stati tanti anche i furti in casa e altri atti di microdelinquenza che hanno fatto indignare i residenti. E così, i militari dell’Arma hanno agito in contropiede con un servizio straordinario eseguito con l’impiego di sei pattuglie e oltre venti uomini. Il pattugliamento palmo a palmo aveva un unico fine: contrastare l’illegalità diffusa. Posti di blocco, ieri mattina, erano ad ogni angolo. E pensare che sono una settimana fa, nella notte tra venerdì e sabato, si era verificato l’incendio di un’automobile parcheggiata tra via Acquaviva e via Trento. I controlli eseguiti alla circolazione stradale hanno portato alla contestazione di 53 contravvenzioni al codice della strada per un importo di circa 38.000 euro e al sequestro di 18 veicoli.
Con le associazioni di quartiere e l’impegno dell’amministrazione, a breve il quartiere potrebbe rinascere, ma la strada è ancora lunga.
Per ora, il nodo resta la scarsa vigilanza dei luoghi da parte della Polizia municipale. Attualmente l’organico al Comune di Caserta è costituito infatti da appena 65 unità, di queste sono 31 quelle che si alternano in strada. Stando ai parametri regionali, un capoluogo di provincia con una densità abitativa come quella di Caserta, dovrebbe disporre di almeno 130 vigili urbani. Ora, i carabinieri hanno fatto sentire la presenza delle istituzioni ai cittadini che vivono nel quartiere, ma il cambiamento parte anche dalla cultura del vivere civile e, soprattutto, della condivisione. In questa logica s’inseriva l’installazione della casetta dei libri, posizionata nella piazzetta di via Trento. Il suo incendio ha sollevato indignazione tra i residenti, cui erano seguiti nei giorni successivi un furto e un’aggressione ai danni di una ragazza, le gomme di alcune auto squarciate, il rogo di rifiuti e l’incendio di un citofono. Dalla Questura però avevano fatto sapere che il quartiere è stato attenzionato e che veniva costantemente monitorato anche se «non è stata registrata un’impennata statistica dei casi».
Ciò perché, come spesso segnalato anche dalle associazioni, non sempre i cittadini sporgono denuncia. Stando ad alcune indiscrezioni, l’azione dei carabinieri di ieri potrebbe ripetersi ciclicamente nei prossimi giorni.
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