Picchiata a 16 anni da un ragazzo,
è la vendetta della baby gang in rosa

Picchiata a 16 anni da un ragazzo, è la vendetta della baby gang in rosa
di Gabriella Cuoco
Lunedì 19 Settembre 2022, 11:00
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Non è chiaro quanto sia realmente accaduto, certo è che il teatro del brutto episodio è sempre piazza Ferraro, rinata proprio quest'estate a seguito di una serie di iniziative organizzate da privati e diventata location della movida maddalonesi. Una 16enne sabato intorno alle 23,30 è stata prima accerchiata da un gruppo di coetanee, e poi picchiata da un ragazzo di qualche anno più grande di lei. Il motivo non è chiaro ma secondo alcuni testimoni pare che la minorenne avesse avuto, proprio qualche giorno fa, un battibecco con alcune ragazze amiche del suo aggressore.

Sul posto sono immediatamente intervenuti i carabinieri della stazione locale ma anche una volante del commissariato di Polizia di Stato che, come ogni sera, perlustra la zona, diventata appunto calda e ritrovo di molti giovani anche dei comuni limitrofi della Valle di Suessola. Subito dopo l'aggressione, che ha registrato il trasferimento della ragazzina al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, dove le hanno dato una prognosi di dieci giorni per una serie di escoriazioni e contusioni, sul posto sono immediatamente arrivati diversi familiari dei ragazzi. Si è registrato un momento di tensione abbastanza rilevante e per fortuna solo la presenza delle forze dell'ordine ha scongiurato il peggio.

Non è la prima volta, purtroppo, che si verificano durante l'estate oramai agli sgoccioli, episodi di movida violenta in pieno centro. Dieci giorni fa, si è registrato, appunto, un caso che è ancora oggi abbastanza chiacchierato e che non ha trovato ancora una risposta. Tre i ragazzini, tutti quattordicenni, sono stati protagonisti di una brutta storia che non ha appunto un filo conduttore ma che, a quanto pare, ha fatto aprire un'inchiesta da parte dei carabinieri della stazione locale, su un ipotetico giro di revenge porn. 

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La denuncia è partita da una quattordicenne, che qualche settimana fa, si è appartata con un coetaneo in via Consolazione, nei pressi del passaggio a livello che porta all'ingresso di via Baldina e cioè vicino alla caserma Magrone.

Sul posto la coppia si sarebbe abbandonata ad effusioni mentre un amico, anche lui minorenne, faceva da palo ad un centinaio di metri di distanza. Ritornati dopo un'oretta circa in piazza Fontana, nei pressi del distributore di benzina Agip, un altro gruppo di coetanei avrebbe informato la minorenne che, quello che era successo tra lei e il suo amichetto, era stato ripreso con il cellulare e un video già girava sui social e su alcuni gruppi WhatsApp. 

Una situazione da panico generale, che portò la ragazzina ad informare immediatamente i genitori di quanto accaduto e, allo stesso tempo, a recarsi presso la compagnia dei carabinieri di via Appia, per sporgere regolare denuncia. Nel frattempo, mentre la notizia cominciava a circolare in città e, quindi, si diffondeva anche tra i genitori, parecchi si catapultarono in centro per prelevare i propri figli; la madre di un'adolescente malmenò persino il ragazzino che faceva da palo, prendendolo a calci e pugni. Lo stesso, avvertiti telefonicamente i genitori, fu accompagnato al pronto soccorso dell'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta dove, nella stessa nottata, i sanitari di turno dopo averlo medicato, gli diedero cinque giorni di prognosi. A sporgere denuncia, poi, fu anche il ragazzino che ebbe il rapporto con la coetanea, dichiarando di essere stato invogliato a fare sesso dalla quattordicenne. I militari dell'Arma che ancora oggi indagano a trecentosessanta gradi per cercare di ricostruire l'accaduto, nella stessa serata sequestrarono i telefoni cellulari dei tre ragazzini protagonisti della vicenda, ed alcuni filmati di telecamere private che si trovavano in zona, sia nei pressi di piazza Fontana che di via Consolazione.
 

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