Mondragone, anatema del parroco
contro i pirati con auto e motorini

Mondragone, anatema del parroco contro i pirati con auto e motorini
di Pierluigi Benvenuti
Mercoledì 3 Ottobre 2018, 12:00
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MONDRAGONE - Rilancio e sicurezza del centro storico di Mondragone e controllo della circolazione autombilistica. Sono i temi sollevati dal parroco della basilica minore di santa Maria Incaldana, monsignor Franco Alfieri, in una lettera indirizzata al sindaco Virgilio Pacifico. Il problema, in particolare, è quello del rispetto dei limiti di velocità.

Numerosi automobilsti e motociclisti hanno infatti scambiato alcune arterie della zona per un circuito di formula uno: da via del Santuario a via Vittorio Emanuele fino a corso Umberto. Un fenomeno diffuso, che si registra a tutte le ore del giorno e nella tarda serata e nelle ore notturne, quando il traffico fisiologicamente diminuisce. Viale Margherita o il lungomare sono altri luoghi prediletti per tali esibizioni di potenza dei cavalli dei propri veicoli. Corse favorite anche dalla lunghezza delle arterie interessate, quasi totalmente rettilinee. Ed è solo il più eclatante esempio dell'indisciplina degli automobilsti locali, dove rispetto delle precedenze, della segnaletica, delle regole di parcheggio sono per molti un optional. La sensibilità verso il tema è aumentata in città dopo l'incidente della vigilia di ferragosto in cui ha perso la vita un giovane di venticinque anni, travolto ed ucciso da una moto mentre era sulla sua bicicletta sul viale Margherita. Le indagini per accertare le cause dell'incidente e le responsabilità sono ancora in corso ma, secondo molti, la velocità potrebbe essere stato un elemento importante.
 
Per questo monsignor Alfieri ha chiesto al sindaco di valutare le possibili iniziative per restituire serenità e sicurezza al centro storico, ad iniziare dall'installazione di dissuasori e dossi artificiali come fatto per esempio sul lungomare Camillo Federico. Nella sua lettera però il rettore della basilica dell'Incaldana ha ricordato pure le condizioni in cui versa la zona. Un centro sempre più svuotato di abitanti, di elementi di richiamo, di attrazioni, di attività commerciali. Un illustre moribondo, popolato di fantasmi, lo definiscono tanti. «Le problematiche del centro storico di Mondragone sono una priorità per quest'amministrazione. Fin dal nostro insediamento, abbiamo dato segnali di attenzione alla zona e messo in cantiere delle iniziative per rivitalizzare, dopo anni di abbandono, il tessuto storico e culturale della nostra città», afferma il sindaco Virgilio Pacifico. Tra le misure messe in campo l'ubicazione del polo culturale nel palazzo Tarcagnota, lo stanziamento di 100 mila euro per il completamento del palazzo Manna, dove saranno trasferiti alcuni uffici comunali, la programmazione di manifestazioni e iniziative culturali. Per il controllo e la sicurezza della circolazione è allo studio il nuovo piano del traffico, dove sarà prevista la realizzazione di nuove rotonde agli incroci. Per il centro storico, come spiega il consigliere delegato all'Attuazione del Programma Vincenzo Corvino, «sarà disposto il limite di velocità a 30 chilometri e saranno installati nuovi sistemi di videosorveglianza e di rilevazione elettronica di infrazioni al codice della strada. Inoltre, al comando di poliza locale è stato chiesto di incrementare i controlli nella zona e di studiare l'installazione di dissuasori».
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