Mondragone, sì all'indagine della
Corte dei conti dopo gli esposti

Mondragone, sì all'indagine della Corte dei conti dopo gli esposti
Mondragone, sì all'indagine della Corte dei conti dopo gli esposti
di Pierluigi Benvenuti
Sabato 5 Settembre 2020, 11:51
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La sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ha aperto un’indagine sul rendiconto del 2018 del Comune di Mondragone. Sono sei i punti che non convincono i giudici contabili e sui quali sono stati chiesti dei chiarimenti all’amministrazione e agli uffici competenti in una lunga relazione istruttoria.
Il primo riguarda i debiti fuori bilancio: si chiede di specificare gli importi del fondo rischi per contenzioso del triennio 2016 fino al 2018 indicando le fonti di copertura relative e relazionare sull’ammontare dei debiti fuori bilancio riconosciuti nel triennio e alla natura del contenzioso non ancora definito, specificando le eventuali possibilità di soccombenza. Il secondo riguarda l’incidenza delle entrate proprie sulle previsioni definitive, essendo stati rilevati degli scostamenti tra previsioni di cassa, riscossioni e i pagamenti del rendiconto. La terza richiesta è relativa all’uso dell’anticipazione di cassa, per cui si chiede di illustrare la tecnica di contabilizzazione adottata per le anticipazioni straordinarie. Il quarto punto concerne la rilevazione del Fondo Pluriennale di parte corrente e del Fondo Pluriennale in conto capitale, quest’ultimo pari ad € 0; i giudici chiedono di specificare come le entrate vincolate e destinate siano state utilizzate e le conseguenti modalità del loro reintegro. Il quinto rilievo è relativo agli accertamenti per il recupero dell’evasione dei tributi locali: sono stati riportati 3.692.620 euro per accertamenti relativi all’Imu-Tasi e 5.517.760 per quelli relativi alla tassa sui rifiuti; sono stati riscossi soltanto 317 euro.

Il disavanzo più alto

L’ultimo e forse più delicato punto sollevato è relativo al disavanzo d’amministrazione dell’esercizio 2018 fissato in 13.772.232,23 euro, importo che per l’organo di controllo potrebbe essere sottostimato per effetto delle criticità segnalate. Per questo è stato chiesto di rimandare i prospetti dimostrativi dei risultati per gli esercizi 2017 e 2018. Per preparare le memorie difensive, il responsabile dell’area Contabilità ha deciso di avvalersi della consulenza del docente universitario Carmine Cossiga, con una spesa di circa 5000 euro. «La situazione è il frutto dell’assenza di un assessore al Bilancio, dell’incapacità del sindaco Virgilio Pacifico a gestire le finanze, dell’utilizzo senza freni delle risorse economiche da parte degli assessori e dello sperpero», spiega l'ex sindaco, Giovanni Schiappa.

La denuncia di Ambc

In realtà, già l'associazione AMBC ha denunciato da sempre la situazione. «La Corte ha acceso i riflettori sulle carte contabili del Comune di Mondragone al tempo del sindaco Pacifico, riprendendo esattamente quanto l’AMBC era stata costretta a denunciare pubblicamente sui giornali e anche con alcuni esposti circostanziati inviati alla Procura della Corte dei Conti - dicono i referenti dell'associazione con a capo Pagliaro -  e ha finalmente avviato un’indagine che, a nostro modesto avviso, non potrà che culminare nel dissesto. Sperando che non ci siano state- da parte di qualcuno- altre leggerezze (diciamo così) nel rendere conto, nel riportare esattamente dati e cifre. Tutti pagheranno per non aver voluto ascoltare i moniti e i suggerimenti dell’AMBC (e per averla cacciata)- le conseguenze di questi tre anni e 3 mesi di disastro e il probabile dissesto. Ma, d’altronde, lo avevamo detto per tempo».
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