Morto sul lavoro nell’ex Indesit,
a giudizio due manager

Morto sul lavoro, a giudizio i due manager
Morto sul lavoro, a giudizio i due manager
di Marilù Musto
Venerdì 19 Gennaio 2018, 17:23 - Ultimo agg. 20:47
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Sono stati rinviati a giudizio gli amministratori delegati delle due aziende impegnate nello smantellamento della centrale elettrica a Teverola, imputati per l’omicidio colposo dell’imprenditore Renato Garritano, 56 anni di San Nicola La Strada, morto nel 2014 sul lavoro nell’ex capannone Indesit della zona Asi di Teverola.

A deciderlo, è stato il giudice Valentina Giovanniello del tribunale di Napoli nord che ha fissato per i due manager il processo il 26 febbraio in tribunale. Davanti ai magistrati compariranno Marco Cimarosti, 65 anni di Santa Maria Ligure e Matteo Abbate di Cellatica, in provincia di Brescia. Il primo è il legale rappresentante della società Mentor con sede nel Principato di Monaco; il secondo è il preposto alla sicurezza per la società Ferrometalli Ssa con sede in provincia di Brescia. Giudizio abbreviato, invece, è previsto per Giampaolo Dotti, rappresentante legale della Cfm.
Sarà un processo pino di colpi di scena: da un lato gli amministratori che avevano commissionato i lavori, responsabili della sicurezza sul cantiere - sono imputati anche per negligenza nell’applicazione delle norme di sicurezza -e dall’altra ci sarà la vedova dell’imprenditore morto sul lavoro, Stefania Mannarino, che si è costituita parte civile ed è difesa in giudizio dall’avvocato Elvira Rispoli; le due figlie della coppia, Elena e Silvia di Capodrise, si costituiranno in dibattimento con il legale Gennaro Iannotti.

Una morte assurda quella toccata all’imprenditore Garritano che volò da un’altezza di 15 metri nel capannone mentre stava smantellando delle strutture in ferro. Al momento dell’impatto con il suolo, la vittima non indossava gli arnesi utili per la protezione e previsti dalla legge antinfortuni: si trovava sulla scala e, pare, abbia perso l’equilibrio.
In realtà, dopo l’atto di compravendita alla società «Ferrometalli» da parte Mentor, del capannone di pertinenza della società Centro Energia di Teverola, nella zona Asi, un lavoro in subappalto era stato concesso alla ditta di Garritano che doveva eseguire lo smantellamento delle parti in ferro. L’uomo, originario di Cosenza, ma da tempo residente tra Capodrise e San Nicola La Strada, pare fosse alle prese con lo smontaggio del camino. Un salto nel vuoto gli è costata la vita. Quasi sicuramente Garritano, titolare della ditta Gress, pare sia morto sul colpo. Ora, la dinamica sarà ricostruita in un’aula di tribunale, davanti ai giudici. E si prevedono richieste di risarcimento milionarie per la morte di un uomo che stava semplicemente svolgendo il suo lavoro. Quella di Garritano non è stata l’unica morte nella zona Asi fra Teverola, Carinaro e Gricignano di Aversa.
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