Natale a Caserta senza luci nelle frazioni: risplende solo il Borgo di Casertavecchia

«Una grande delusione che abbiamo cercato di smorzare con una serie di piccole iniziative per un Natale semplice e molto intimo»

Natale a Caserta senza luci nelle frazioni
Natale a Caserta senza luci nelle frazioni
di Lidia Luberto
Lunedì 12 Dicembre 2022, 11:00 - Ultimo agg. 16:37
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Tutto come previsto, anzi come temuto. Perché, almeno per ora, il Natale nelle tre frazioni principali di Caserta, si è visto poco o quasi per nulla. I mercatini annunciati, a Casertavecchia, San Leucio e Vaccheria che erano stati inseriti nel cartellone pubblicizzato dal Comune con il quale si è cercato di dare organicità e mettere insieme iniziative nate, più che altro dalla fantasia e dalla iniziativa di associazioni, privati e persino scuole, si sono realizzati solo a Casertavecchia. Nelle altre due borgate, invece, non sono neppure partiti. Nè tantomeno si è cercato di dare un spruzzata di aria natalizia con addobbi o con il tradizionale albero. Niente di niente. «Ci avevano fatto tante promesse, ci avevano assicurato che almeno l'albero in piazza sarebbe arrivato. Invece, non è successo proprio niente. Hanno solo posizionato un contatore che - racconta uno degli abitanti del luogo - per ora non è servito a niente».

Almeno nel borgo medievale, però, un certo movimento turistico, nonostante tutto, c'è stato. «Abbiamo lavorato molto in questo fine settimana dell'Immacolata. Sono arrivati molti pullman, gite organizzate e anche i b&b della zona erano tutti occupati», racconta Mimmo, titolare del ristorante La Medievale. «Insomma, un ponte da tutto esaurito, anche se le condizioni meteo non sono state troppo favorevoli.

Le persone si sono mosse comunque. Insomma, proprio non ci possiamo lamentare, nonostante tutto». E menomale, che il borgo attira, «nonostante tutto», appunto. Perché senza un minimo di addobbo pubblico, né alcun tipo di programmazione o di proposta turistica, con le auto che continuano a invadere la piazza e persino la cattedrale, ormai più chiusa che aperta, la performance turistica di Casertavecchia ha del miracoloso.

Per non parlare di San Leucio e del suo Belvedere dove non arriva neppure il 10 per cento del flusso turistico che si registra solitamente alla Reggia. Dall'8 a ieri a fronte delle circa 12mila presenze che si sono contate al monumento vanvitelliano, al Belvedere sono arrivate non più di 800 persone. Peraltro, anche San Leucio niente addobbi o luci natalizie. «Ci aspettavamo che qualcosa si facesse. Avevamo preso contatti con il Comune e con la Camera di Commercio ma, poi non abbiamo avuto alcun riscontro», racconta Domenico Villano, presidente della Pro loco di San Leucio. «Abbiamo solo due alberi donati, però, dai nostri soci. Ovviamente si è cercato di organizzare qualcosa, ma non è stato possibile rispondere all'input del Comune per i tempi strettissimi che ci hanno proposto. In ogni caso abbiamo elaborato autonomamente un programma che è partito l'8 dicembre con la celebrazione dell'Immacolata e qualche stand di prodotti tipici, è proseguito ieri con la passeggiata leuciana dedicata ai turisti. Domenica prossima ci sarà l'arrivo di Babbo Natale con distribuzione di regali ai bambini, e ancora canti natalizi e giochi. Il 26 dicembre - aggiunge Villano - riproporremo la passeggiata leuciana e una tombolata per adulti. Il 6 gennaio il concerto dell'Epifania». Un «fai da te», insomma, che caratterizza anche il Natale a Vaccheria, «orfana» del famoso e apprezzato Presepe vivente del Settecento napoletano, «saltato» anche quest'anno per l'assenza di finanziamenti. 

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«Una delusione che abbiamo cercato di smorzare con una serie di piccole iniziative per un Natale semplice e molto intimo. D'altra parte per noi era troppo tardi per partecipare alla manifestazione di interesse emanata dal Comune», dice Giovanni Marino, ideatore e per quasi vent'anni promotore del Presepe. «Così abbiamo organizzato, per il 20, uno spettacolo teatrale in oratorio, il 23 ci sarà un coro itinerante che girerà per la contrada, il 25 riproporremo in chiesa, del nostro Presepe vivente solo il quadro della natività al quale faranno da cornice i canti natalizi. Il 30 alle 16,30 ci sarà una tammurriata con Brindisi augurale, e il 6 gennaio la distribuzione delle calze della Befana ai bambini che interverranno. Inoltre, nell'attesa che il prossimo anno si possa riproporre il presepe vivente, alcuni dei nostri figuranti sono al Villaggio di Babbo Natale in corso alla Villa Maria Carolina». 

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