Sequestro di prodotti dolciari e panettoni. Si tratta di dolci con la falsa denominazione Igp «Limone d'Amalfi», generi alimentari senza tracciabilità e strenne della tradizione natalizia con etichettature sospette. È il bilancio di quattro giorni di attività dei militari del gruppo carabinieri Forestali di Caserta (in collaborazione con gli uomini dell'Ispettorato centrale Qualità e Repressione Frodi Icqrf-Italia Meridionale) che ha portato al sequestro di 220 confezioni natalizie, contenenti panettoni e sanzioni amministrative per un importo di circa trentamila euro. L'operazione ha avuto il contributo e la segnalazione dell'Associazione dei consumatori.
Gli interventi sono stati eseguiti fino al 22 dicembre scorso dai militari del nucleo investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale e della stazione carabinieri forestale di Marcianise che hanno svolto più controlli volti alla tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti alimentari, nonché verifiche inerenti l'etichettatura dei prodotti destinati al commercio, con particolare riferimenti ai tipici alimenti dolciari della tradizione natalizia e ai prodotti ittici salati. Le verifiche, nella Provincia di Caserta, si sono concentrate su esercizi commerciali ubicati nei comuni di Aversa, Santa Maria Capua Vetere, Marcianise e Maddaloni, dove sono state riscontrate irregolarità amministrative inerenti la normativa specifica del settore agroalimentare.
Le irregolarità hanno riguardato i prodotti dolciari da forno, già destinati alla vendita e dall'ispezione è risultato che i commercianti non sono stati in grado di fornire idonea documentazione di rintracciabilità del prodotto, ovvero delle 220 confezioni di strenna natalizia che, pertanto, sono state sequestrate. Tra i prodotti dolciari sono stati rinvenuti delle confezioni che riportavano la dizione evocativa IGP «limone di Amalfi» in violazione alla normativa posta a tutela delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine protetta dei prodotti agricoli e alimentari.
I controlli sono rivolti a tutelare la sicurezza, la qualità e la legalità nel comparto agroalimentare. Come sottolineano anche molte associazioni della filiera agro alimentare, occorre spingere l'utenza a prestare una maggiore attenzione alla sostenibilità dei prodotti e alla tracciabilità degli ingredienti utilizzati, anche per sostenere l'economia del paese e l'occupazione in un momento difficile a causa dell'emergenza sanitaria.
I militari sono concentrati in particolar modo sul settore alimentare nel periodo natalizio. Un settore con un fatturato che fa segnare una crescita del 12,1%, spinta per la risalita dei contagi che portano italiani e stranieri a spendere più per fare festa a tavola in vista del Natale. È quanto emerge da un'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sull'andamento tendenziale del fatturato industriale ad ottobre, tradizionalmente indirizzata a garantire le forniture delle feste in cui si verificano i valori più elevati di consumi di cibo e bevande di tutto l'anno.
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