Nonna Angela: «Ecco come
​si vince la paura dei banditi»

Nonna Angela: «Ecco come si vince la paura dei banditi»
di Franco Agrippa
Lunedì 14 Gennaio 2019, 10:19
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Nonostante il freddo pungente e la giornata festiva, Angela Piccolo, per tutti Angelina, come ogni mattina ha aperto di buon’ora il suo esercizio di sali e tabacchi in via Canonico de Paulis al civico 24 e si è seduta dietro al bancone. A due giorni dalla tentata rapina, sventata proprio grazie al suo coraggio e alla sua fermezza, la signora Angelina, alla soglia dei 90 anni, è diventata un simbolo, finendo sotto i riflettori dei media. Un improvviso clamore ed una notorietà che quasi la spaventa, e quando le porgiamo qualche domanda alla presenza del fotografo, ci supplica di non fare riprese perché non vuole apparire in televisione.

SI SCHERMISCE
«Mi hanno telefonato alcuni parenti da fuori dicendomi che mi hanno vista nei telegiornali, che vergogna – afferma ritrosa – io non sono una giovane che si deve far vedere in televisione». Intanto, i due figli, Nino e Rosanna De Filippo cercano di calmarla, rassicurandola che si tratta di una normale attenzione nei suoi confronti da parte dei cronisti e che già nei prossimi giorni cesserà.

«HO STRILLATO COME NON MAI»
E allora gli chiediamo di descriverci l’episodio di cui è stata vittima due giorni fa e lei inizia a raccontare: «Ero da sola nel tabacchino ed è entrata una persona con il cappuccio in testa e gli occhiali da sole. Mi ha mostrato un coltello che aveva in mano e mi ha chiesto l’incasso. Io, in un primo momento gli ho detto di non avere troppi soldi poiché essendo venerdì, giorno della fiera settimanale, non erano passati molti clienti in tabaccheria. Subito dopo, vedendo alcune persone fuori, ho iniziato a gridare e chiedere aiuto. Non so chi mi abbia dato la forza di gridare, forse il Padreterno – dice alzando gli occhi al cielo – ma ricordo di aver strillato come non mai, e così l’uomo è scappato via». Subito dopo è arrivata la polizia e lei ha indicato anche dove era scappato il malvivente.

«BRAVI GLI AGENTI»
«Voglio ringraziare i poliziotti perché sono stati bravissimi. Dopo cinque minuti hanno riportato qui l’uomo che mi aveva minacciato con il coltello chiedendomi se era stato lui, ed io, senza esitazione, ho detto subito di sì». La signora Angelina ricorda, poi, le tante rapine e furti subiti in anni di attività (l’ultimo furto, di notte, appena il mese scorso), non mostrando alcuna intenzione di interrompere il suo lavoro. «Questo sali e tabacchi lo ha aperto mio padre Giuseppe nel 1918, ed io già da quando avevo 12 anni sono stata qui. Sono 78 anni che esercito questa attività e non ho intenzione di abbandonarla». La signora Angelina gestisce da sola la rivendita di tabacchi, non usa calcolatrice e fa i conti con carta e penna. Intanto, arrivano alcune troupe televisive ed il piccolo locale della tabaccheria a pochi metri dalla centrale piazza Umberto I e dal Comune si affolla facendo aumentare la ansia della titolare.

«LE TELECAMERE NO»
Poco dopo, si presenta il sindaco, Antonello Velardi, con la giunta al completo per omaggiarla di un fascio di fiori e ringraziarla a nome della città. E allora, la signora Angelina, sempre recalcitrante nei confronti delle telecamere, chiede anche al primo cittadino di non voler apparire in televisione, ma nello stesso tempo inizia a sciogliersi ed insiste per offrire il caffè a tutti i presenti. «Ha dimostrato di avere un coraggio straordinario dice Velardi - 90 anni, ma una grande forza e l’agilità di una diciottenne. Segnalerò il caso alla presidenza della Repubblica».

I FIGLI: SIAMO FIERI
I figli, che si mostrano iperprotettivi nei confronti della signora Angelina si augurano, ora, che possa ritornare la tranquillità. «Come tutti i cittadini – dice il figlio Nino – le siamo tutti grati per la sua azione e noi come figli siamo fieri. Ora dobbiamo sperare che altri emulino il suo gesto». Intanto arriva il caffè e la signora Angelina, con la sua solita risolutezza, alza la voce e insiste: «Il caffè tocca a me pagarlo». Nessuno cerca di contraddirla.
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